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Nel club delle aziende bicentenarie: ecco la storia della liquirizia Amarelli

Les Hénokiens è un club internazionale riservato alle grandi dinastie industriali con almeno duecento anni di storia. Tra i 51 membri anche la storica azienda di Rossano che produce la migliore liquirizia del mondo

di Paola Scarsi
 
19 febbraio 2022 | 13:27

Nel club delle aziende bicentenarie: ecco la storia della liquirizia Amarelli

Les Hénokiens è un club internazionale riservato alle grandi dinastie industriali con almeno duecento anni di storia. Tra i 51 membri anche la storica azienda di Rossano che produce la migliore liquirizia del mondo

di Paola Scarsi
19 febbraio 2022 | 13:27
 

Si chiama Les Hénokiens ed è un’associazione internazionale con sede a Parigi cui possono associarsi esclusivamente aziende familiari in possesso di particolari requisiti: avere almeno 200 anni di storia, essere di proprietà continuativa della stessa famiglia o comunque averne un componente nel board, essere in buona salute finanziaria.

La celebre liquirizia Amarelli Nel club delle aziende bicentenarie: ecco la storia della liquirizia Amarelli

La celebre liquirizia Amarelli


Nata nel 1981 dal francese Gérard Glotin

L’idea è stata del francese Gérard Glotin, amministratore delegato dell’impresa Marie Brizar. Nel 1981 è nata così Les Hénokiens, gli Enochiani dalla figura biblica di Enoch, padre di Matusalemme e bisnonno di Noè, che secondo tradizione visse 365 anni per poi ascendere in cielo senza morire.


Obiettivo valorizzare le aziende famigliari

L’obiettivo dell’associazione è far crescere i suoi membri nel mondo attraverso la filosofia comune che vede il concetto di azienda familiare come un valore alternativo a quello di multinazionale. Nel corso della sua attività, Les Henokiens ha coinvolto alcune università perché studiassero le case histories di queste aziende per comprenderne le cause della loro longevità e prosperità. Fra gli elementi evidenziati ci sono la capacità di mantenere salda la specificità legata alle peculiarità della famiglia fondatrice, l’attenzione a qualità, condizioni di lavoro, ecosostenibilità, l’abilità nell’intessere reti e quella di saper conciliare la tradizione con l’innovazione.


Amarelli tra i 13 italiani membri

Attualmente, i membri dell’associazione sono 51: quindici francesi, dieci giapponesi, quattro tedeschi, tre svizzeri, due olandesi, due belgi, un inglese, un austriaco e tredici italiani alcune delle quali marchi storici della nostra tradizione alimentare, come Amarelli, la più antica tra le aziende alimentari italiane aderenti. Pina Amarelli non solo è stata presidente di Les Henokiens dal 2002 al 2005, ma è anche stata l’unica donna a ricoprire tale carica.

 


La migliore liquirizia del mondo

La migliore liquirizia del mondo! Così l'Enciclopedia Britannica definisce la liquirizia di Calabria la cui cultura millenaria è inseparabile della storia della famiglia Amarelli. Elisir di lunga vita per la medicina cinese e secondo Ippocrate, questa radice dalle virtù corroboranti, digestive e lenitive per il mal di gola iniziò ad essere raccolta dalla famiglia Amarelli verso il 1500. Nel 1731, quando Paolo Amarelli muore all'età 104 anni, suo figlio Fortunato e il nipote Paolo Fortunato creano un “concio”, la prima organizzazione a carattere preindustriale.


Di padre in figlio per l’oro nero di Calabria

Di padre in figlio, l'azienda aumenta lo sviluppo: Domenico Amarelli aprì una filiale nel 1840 a Napoli, che all’epoca era la seconda città europea dopo Parigi; Nicola Amarelli, nel 1907, installa due caldaie a vapore e così via, ogni generazione aggiunge pezzi di sviluppo contemporaneo alla tradizione. Intanto prosegue costante l’espansione nei mercati esteri. Nel 1987 l’azienda vince la Medaglia d'oro della Società Chimica Italiana per aver unito l'eccellenza della tradizione artigianale alle più moderne tecnologie.


Produzione oggi come all’ora

Ancora oggi la lavorazione non è dissimile da quella descritta dai grandi viaggiatori del diciottesimo secolo ma ogni processo alle attuali norme e prescrizioni.

 

Amarelli tra i 13 italiani membri di Les Henokiens Nel club delle aziende bicentenarie: ecco la storia della liquirizia Amarelli

Amarelli tra i 13 italiani membri di Les Henokiens


Non c’è più il fuoco diretto sotto la grande “conca” in cui bolle la pasta nera, né gli uomini (e le donne) che la giravano faticosamente ma c’è sempre un “mastro liquiriziaio” che controlla l’esatto punto di solidificazione. Solo una grandissima esperienza, che si tramanda da secoli di padre in figlio, può riuscire a far comprendere, senza errore malgrado le quotidiane variazioni atmosferiche, il momento in cui la pasta ha raggiunto la consistenza ottimale.


La pasta densa, scura, lucida e profumata viene portata alle forme desiderate attraverso una serie di macchinari prototipo, e poi lucidata, con l’impiego di forti getti di vapore acqueo.

 


Liquirizia pura

Il prodotto finale è una liquirizia pura di qualità molto alta, totalmente naturale, senza additivi o dolcificanti pronta per essere confezionata nelle scatolette metalliche che riproducono antiche immagini tratte dagli archivi della Casa. La gamma dei prodotti “Amarelli” comprende tutto quanto si può ricavare dalle radici di liquirizia: il semplice bastoncino di legno grezzo, le liquirizie pure dal profumo naturale o con aggiunta di aroma di anice o di menta, le liquirizie gommose profumate all’arancia e alla viola ed infine la serie dei prodotti di liquirizia confettata, dal classico “bianconero” al ricercatissimo “sassolino dello Jonio”. Esistono, poi, prodotti più fantasiosi come il liquore, la birra, la grappa, il cioccolato, i biscotti, i torroncini, i tagliolini, il sale, sempre alla liquirizia e, infine, l’acqua di colonia e lo shampoo-doccia.


Il museo aperto nel 2001

Gli uffici dell’Amarelli hanno ancor oggi la propria sede in un’antichissima dimora di famiglia, edificio risalente al 1400 almeno per quanto riguarda l’impianto basilare, mentre l’attuale facciata è del 1600. La costruzione ha l’aspetto di una struttura di difesa di impronta feudale però è poco visibile nella sua interezza perché la superstrada lo ha tagliato in due, con un devastante intervento-


Al suo interno anche il Museo “Giorgio Amarelli”, aperto nel 2001, dove è possibile ammirare collezioni di attrezzi agricoli, di abbigliamento per donna, per uomo e per bambini che evidenziano l'origine dell’azienda di famiglia, utensili e vecchie macchine utilizzate nella preparazione della liquirizia, documenti d'archivio, poster pubblicitari e annunci commerciali. Al Museo “Giorgio Amarelli” Poste Italiane ha dedicato un francobollo celebrativo.


Amarelli
Strada Statale 106, Contrada Amarelli - 87068 Rossano (Cs)
Telefono 0983 511 219
www.amarelli.it
www.museodellaliquirizia.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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