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Il dolce siciliano “Minna di virgini” è Prodotto agroalimentare tradizionale

La “Minna di virgini” entra nell’elenco nazionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat). Il dolce tradizionale siciliano è composto da pasta frolla, crema di latte, zuccata, gocce di cioccolato e cannella

 
14 luglio 2016 | 14:47

Il dolce siciliano “Minna di virgini” è Prodotto agroalimentare tradizionale

La “Minna di virgini” entra nell’elenco nazionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat). Il dolce tradizionale siciliano è composto da pasta frolla, crema di latte, zuccata, gocce di cioccolato e cannella

14 luglio 2016 | 14:47
 

La “Minna di virgini” è un Prodotto agroalimentare tradizionale (Pat). Il provvedimento, contenuto in un decreto del ministero delle Politiche agricole, è stato preso a seguito dell'approvazione da parte della Regione Sicilia del progetto di valorizzazione del prodotto tipico della tradizione sambucese. Il progetto prevede la promozione del prodotto tramite accordi e convenzioni tra comune, enti pubblici e privati, e produttori.

foto: Stradedelvinoterresicane.it

foto: Stradedelvinoterresicane.it

La “Minna di virgini” è il dolce tradizionale di Sambuca di Sicilia (Ag) composto da pasta frolla, crema di latte, zuccata, gocce di cioccolato e cannella e ornato con una pioggia di diavolina. La ricetta custodita gelosamente dalle suore di clausura di Sambuca, risale al 1725 e fu ideata da suor Virginia Casale di Rocca Menna in occasione del matrimonio del marchese don Pietro Beccadelli con donna Marianna Gravina. Il nome impudico del dolce deriva dalla somiglianza con il seno di una vergine, anche se le suore sostenevano che la forma doveva invece richiamare le dolci colline che circondano Sambuca.

Adesso, dopo quasi trecento anni, arriva il marchio di tutela. Con la denominazione Pat, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha deciso di puntare decisamente su settori di nicchia, valorizzando i prodotti tradizionali in cui prodotti agricoli o dell'allevamento venivano lavorati secondo antiche ricette. Il requisito per essere riconosciuti come Prodotti agroalimentari tradizionali è quello di essere «ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni».

All'atto dell'immissione al consumo, la “Minna di virgini” conterrà nell'etichettatura la seguente dicitura: “Prodotto inserito nell'elenco nazionale dei Prodotti tradizionali”. In questo modo il prodotto è tutelato in tutta l'Unione europea.

Soddisfazione per il riconoscimento ottenuto dal dolce tipico di Sambuca, che fa seguito a quello di “Borgo più bello d'Italia”, è stata espressa dal sindaco Leo Ciaccio e dall'assessore Pippo Oddo: «Questo importante traguardo per i prodotti tradizionali fortemente voluto ed ottenuto da questa amministrazione - hanno commentato - ritorna prepotentemente nel progetto turistico e dei percorsi enogastronomici dei prodotti tipici tradizionali e degli itinerari del biologico che l'amministrazione intende realizzare e promuovere».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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