Torniamo indietro, nel 1961, ed addentriamoci nel laboratorio della Marianna, lo storico locale di Città Alta, a Bergamo. A quel tempo Enrico Panattoni ha azzardato un divertente mix, aggiungendo del cioccolato fondente nel fiordilatte. Un contrasto di colori, di consistenze e di sapori: stracci di cacao croccanti in un cremoso gelato alla panna. Oggi è nota a tutti come la Stracciatella, oggi il gusto è diventato il "gelato di Bergamo". Un nuovo marchio che riunisce alcune aziende della filiera bergamasca del gelato artigianale per promuovere il territorio.
«Quando pensiamo al Chianti pensiamo alla Toscana, la piadina ricorda la Romagna, speriamo che in futuro parlando di stracciatella si pensi a Bergamo», dice Massimo Bosio, presidente dei Gelatieri Bergamaschi, tra i promotori del progetto con Ascom, Camera di Commercio e la collaborazione di East Lombardy.
L’ideazione del marchio dedicato alla stracciatella per il vice sindaco Sergio Gandi «dimostra come sia possibile valorizzare un prodotto e il territorio grazie alla collaborazione di diversi soggetti. Il progetto rientra in East Lombardy, con cui ormai è in atto una collaborazione a 360 gradi, che va dalla sicurezza alla promozione di eccellenze gastronomiche. E forse è grazie a East Lombardy che Gori ha pensato di candidarsi alle regionali».
L'obiettivo ora non è solo qualificare Bergamo o far conoscere questo importante retaggio in Lombardia, ma superare i confini di quest'ultima e conquistare fette di mercato nazionale e internazionale, magari per incrementare l'indotto e il turismo enogastronomico provinciale.
«Negli ultimi due anni - afferma Roberta Garibaldi, direttore scientifico di East Lombardy - il 49% dei turisti ha fatto almeno un viaggio per motivi gastronomici. Siamo amati nel mondo per la pizza, la pasta e il gelato. Speriamo che questo progetto arricchisca l’offerta turistica bergamasca, proponendo un’esperienza legata alla stracciatella. L’importante è che gli operatori adottino il brand affinché diventi attrattivo per il rilancio del territorio».
La promozione dev'essere uguale a quella che si porta avanti per un prodotto Doc: alle gelaterie aderenti al progetto sarà infatti consegnato un disciplinare di produzione e un kit promozionale, con tanto di vetrofanie da mostrare al pubblico. Sempre legate a questo genere di progetto, le iniziative: Bergamo ne organizzerà per la sua stracciatella una in primavera, la "festa annuale del gelato". E ancora, campagne social e lo "stracciatelling".
«Nel ristorante La Marianna - ricorda Niccolò Panattoni, nipote di Enrico - tra i piatti preferiti c’era la minestra Stracciatella. Mio nonno volle ricreare quel piatto, ma freddo. Mise del cioccolato caldo nel gelato. Le pale del mantecatore lo stracciavano mentre si solidificava. Nacque la stracciatella. Strepitosa. Da subito un successo».