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Melanzane e zucchine in aumento. Ma i clienti preferiscono i prodotti confezionati

I dati Bmti e Ismea sulle transazioni ortofrutticole: maltempo e consumi che si spostano sul prodotto fresco confezionato hanno influenzato il mercato

di Nicola Grolla
 
08 marzo 2021 | 18:01

Melanzane e zucchine in aumento. Ma i clienti preferiscono i prodotti confezionati

I dati Bmti e Ismea sulle transazioni ortofrutticole: maltempo e consumi che si spostano sul prodotto fresco confezionato hanno influenzato il mercato

di Nicola Grolla
08 marzo 2021 | 18:01
 

Le condizioni di forte maltempo registrate in avvio di 2021 in Europa, con le conseguenti difficoltà nei raccolti e nei trasporti, hanno determinato anche in Italia un deciso rincaro dei prezzi all’ingrosso di alcuni prodotti ortofrutticoli. In particolare, melanzane e zucchine. Questo quanto emerge dall’ultimo report elaborato da Bmti (Borsa merci telematica italiana) relativo al mese di gennaio 2021.

Maltempo e consumo confezionato influenzano il mercato ortofrutticolo - Melanzane e zucchine in aumento Preferiti i prodotti confezionati

Maltempo e consumo confezionato influenzano il mercato ortofrutticolo

L'inaspettato boom di melanzane e zucchine
Per quanto riguarda la produzione di frutta e verdura, il mese di gennaio è stato caratterizzato da cattive condizioni climatiche. Tra i prodotti scambiati nei mercati all’ingrosso ortofrutticoli, a risentire maggiormente degli effetti del maltempo sono state le melanzane e le zucchine, i cui prezzi hanno registrato decisi rialzi. Gli aumenti dei prezzi per le melanzane, pari a un +30,6%  rispetto a dicembre, sono  stati determinati principalmente dalla neve caduta in Spagna a inizio del mese, che ha bloccato l’importazione nel nostro Paese, causando meno disponibilità di prodotto nei mercati. Una questione tutta italiana, invece, alla base dei rincari registrati per le zucchine, il cui prezzo è cresciuto di quasi il +60% su base mensile.

L’anticipo della fine della campagna nazionale e l’esigua produzione spagnola delle produzioni tardive hanno determinato dei rialzi anche per i prezzi delle clementine, arrivati a registrare un aumento del +40,4% rispetto a dicembre 2020. Situazione maggiormente stabile per il resto dei prodotti, soprattutto per i prodotti “di stagione” quali cavoli, finocchi, cicorie e bietole.

Vog Products: spremute di mele cooperative
Andando più nello specifico, grazie ai dati Ismea mercati, possiamo vedere che l’ultima settimana di febbraio ha fornito una dose di stabilità ai prezzi della frutta. In particolare, le mele da tavola continuano a posizionarsi su livelli medi superiori allo scorso anno ma con livelli di volumi scambiati in linea con le attese (dove persiste la domanda di export per i mercati esteri come Germania e Paesi Scandinavi). Una prospettiva che fa sorridere Vog Products, azienda con sede a Laives nella provincia autonoma di Bolzano.

Le mele di Vog Products provengono dai frutteti dell'Alto Adige - Melanzane e zucchine in aumento Preferiti i prodotti confezionati
Tutte le mele di Vog Products provengono dalle cooperative di agricoltori dell'Alto Adige

«Le nostre referenze girano tutte attorno alle produzioni dei contadini dell’Alto Adige, quindi: spremute di mele con la combinazione di vari gusti come sambuco, zenzero e bergamotto. A questa linea di prodotto abbiamo aggiunto quella bio mentre l’anno scorso abbiamo introdotto sul mercato un nuovo gusto estivo, sempre a base di mela, in abbinamento con il thè verde», racconta Sabine Vieider, marketing manager di Vog. Abbinamenti che enfatizzano ancor di più la scelta sostenibile alla base del business model aziendale (essenzialmente una cooperativa di secondo grado): «Siamo presenti prevalentemente nella Gdo dove, a scaffale e per un prezzo intorno ai 2,70 euro al litro, proponiamo le nostre spremute in bottiglie di vetro verde scuro per mantenere inalterate le proprietà della materia prima. Un posizionamento riconosciuto dai clienti che dall’inizio della pandemia cercano sempre più prodotti sani e confezionati. Non a caso, oltre alle spremute, proponiamo anche delle confezioni con spicchi di mela lavati, tagliati e pronti da gustare».

Da Romagnoli F.lli è sempre tempo di patate
Passando agli ortaggi, i dati Ismea dell’ultima settimana di febbraio certificano una diffusa stabilità dei prezzi delle patate (con l’unico incremento rilevato nella piazza di Viterbo che ha dovuto far fronte a un singolare picco di comanda). Situazione che aggrada il lavoro di aziende come Romagnoli F.lli SpA che proprio intorno alla patata ha costruito il proprio successo: «Normalmente tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera il consumo si concentra sul prodotto della campagna precedente, proveniente esclusivamente dagli areali produttivi nazionali cosiddetti tardivi, come Emilia-Romagna, Abruzzo e Veneto, offerte nelle più svariate referenze e grammature, dal “local” più o meno certificato, alla classica “tutti gli usi”. In funzione dell’andamento stagionale negli areali meridionali, verso la metà del mese di marzo inizia l’offerta di patate novelle. La nostra più recente novità di prodotto è costituita dalle patate èVita Residuo Zero, certificate Check Fruit, coltivate utilizzando molecole chimiche a bassissima residualità, che permettono di ottenere un prodotto che equilibra la difesa della coltura e la tutela dell’ambiente e della salute delle persone. Una referenza frutto di un percorso di ricerca svolto in collaborazione con Legambiente e il Dibaf dell’Università degli Studi della Tuscia», racconta Giulio Romagnoli, amministratore delegato della società.

Una campo di patate dell'azienda Romagnoli - Melanzane e zucchine in aumento Preferiti i prodotti confezionati
Una campo di patate dell'azienda Romagnoli F.lli

Ad apprezzare l’offerta sono in prima battuta i clienti della grande distribuzione che scelgono le private label. «Inoltre - continua Romagnoli - commercializziamo le nostre referenze da consumo con il brand èVita. Il nostro impegno verso la sostenibilità, la prima iniziativa risale al 2014 con Patata di Campo-Amica dell’ambiente, si esprime offrendo ai consumatori prodotti attenti all’ambiente dalla fase agricola fino alla scelta del packaging. È il caso, ad esempio, dell’innovativo Sormapeel, che consente una riduzione del -25% di plastica rispetto alle confezioni in uso».

La Normanna: agrumi in rallentamento
Passando al comparto agrumi, la banca dati Ismea sottolinea che il mercato, nel complesso, si conferma lento con una richiesta limitata e non adeguata alle quantità offerte. Solo per le clementine si è osservato un ulteriore incremento del listino a fronte di quantitativi dalle caratteristiche qualitative soddisfacenti ormai esigui. Andamento riscontrato anche da Ivan Mazzamuto, titolare dell’azienda La Normanna: «Sicuramente l’arancia rossa è il prodotto che in questo periodo va per la maggiore, anche se quest’anno stranamente c’è stato un calo dei consumi: a inizio stagione avevamo previsioni decisamente migliori rispetto all’andamento attuale. Probabilmente il calo è stato maggiore sulle arance in quanto è mancata anche la spinta della “classica” influenza stagionale che quasi nessuno ha avuto, grazie alle mascherine ed al distanziamento sociale per arginare l’effetto della pandemia».

Le arance rosse di La Normanna - Melanzane e zucchine in aumento Preferiti i prodotti confezionati
Le arance rosse di La Normanna

In linea generale, comunque, non è stata solo la pandemia a cambiare gli abitudini di spesa: «Negli ultimi anni abbiamo notato che Il consumatore si orienta sempre più su prodotti di qualità certificati, come le Dop e le Igp, settore sul quale noi siamo e di cui ogni anno incrementiamo sempre più le vendite a discapito del prodotto convenzionale non certificato», precisa Mazzamuto.

Sensibilità che fa rima con sostenibilità. A partire dal packaging: «Oltre alle classiche confezioni di arance in rete, o cassettine in cartone, si va sempre più alla ricerca di imballaggi ecosostenibili e biodegradabili, abbattendo sempre più la quantità di plastica presente negli imballaggi. Per i prodotti premium abbiamo realizzato degli imballaggi plastic free utilizzando un vassoio in cartone con sopra uno finestra in Pla biodegradabile, ma anche per i prodotti in rete stiamo studiando assieme ad un nostro fornitore di imballaggi una soluzione a basso impatto ambientale», conclude Mazzamuto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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