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Olio extravergine: la sensibilizzazione deve partire già nelle scuole

Dalla scuola primaria agli istituti superiori è fondamentale sensibilizzare gli studenti verso la conoscenza e coscienza dell'olio artigianale di qualità e delle sue tradizioni, attraverso lezioni e laboratori sensoriali

di Fausto Borella
 
17 maggio 2023 | 13:30

Olio extravergine: la sensibilizzazione deve partire già nelle scuole

Dalla scuola primaria agli istituti superiori è fondamentale sensibilizzare gli studenti verso la conoscenza e coscienza dell'olio artigianale di qualità e delle sue tradizioni, attraverso lezioni e laboratori sensoriali

di Fausto Borella
17 maggio 2023 | 13:30
 

Da sempre credo che uno dei luoghi più fertili dove raccontare e far comprendere il vero olio extravergine di eccellenza sia la scuola perché i bambini e i ragazzi, dalle scuole elementari fino alle superiori, sono estremamente sensibili, aperti e ricettivi nell’esprimere senza veli e timore i profumi che distinguono nei bicchierini di olio. Da ormai quasi dieci anni porto avanti questa missione di far conoscere l’olio extravergine anche negli istituti scolastici di ogni ordine e grado e ogni anno rimango piacevolmente stupito, e quasi emozionato, da quello che questi fanciulli mi dicono: durante i laboratori-sensoriali scopro la loro enorme sensibilità nel raccontarmi delle sensazioni che percepiscono al gusto e all’olfatto.

Una volta un bimbo mi disse che un olio commerciale, usato per far provare la differenza con un olio artigianale, gli ricordava la sensazione dell’antibiotico che la mamma dava al momento del bisogno durante il mal di gola.

Una lezione a scuola per sensibilizzare sulle qualità dell'olio extravergine Olio extravergine: la sensibilizzazione deve partire già nelle scuole

Una lezione a scuola per sensibilizzare sulle qualità dell'olio extravergine

Olio, nei ragazzi coltiviamo la coscienza, oltre alla conoscenza 

Proprio in questi giorni, invece, sono stato piacevolmente stupito da alcuni incontri nelle classi di scuole medie toscane, dove i piccoli ragazzi hanno riconosciuto negli oli portati in assaggio non solo famiglie di profumi primari, come sensazioni vegetali, ma profumi precisi di insalata verde, di foglia di carciofo, di erbe aromatiche e molto altro.

Bindi

Questo mi emoziona sempre e mi riempie il cuore perché mi rendo conto come questi piccoli adulti siano sensibili e pronti a riconoscere un olio di qualità, il valore di un olio artigianale e quanto siano disposti potenzialmente a “spendere” per comprare un olio così buono.

Puntiamo sempre su i giovani, creiamo coscienza, oltre che conoscenza, sensibilizziamo i ragazzi verso il nostro ambiente e verso il nostro territorio, che poi significa ricordare loro le nostre tradizioni e cultura. Esperimenti di questo genere, sviluppano la coscienza civica, individuale e collettiva, di persone che crescono sapendo riconoscere un prodotto genuino, che nasce nel nostro Paese e, per questo deve avere un valore e un prezzo importante. Un olio fatto in un modo corretto che fa bene alla salute, che fa crescere in un modo esemplare, a prevenire grassi inutili e sbagliati. Io come Maestrod’olio mi impegnerò sempre in questo.

 

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