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Operazione “Tavola Sincera” False Dop e cibi scaduti, 5 denunce

Blitz dei carabinieri in 46 aziende agroalimentari in cinque regioni. Sequestrate 4 tonnellate di cibo. Denunciati quattro ristoratori e il direttore di un supermercato Trovate false Dop in caseifici lombardi e liguri e cibi scaduti in un ristorante di Torino. Taroccati, tra gli altri, il Cioccolato di Modica Igp e la Pera dell’Emilia Romagna Igp.

 
23 ottobre 2019 | 09:00

Operazione “Tavola Sincera” False Dop e cibi scaduti, 5 denunce

Blitz dei carabinieri in 46 aziende agroalimentari in cinque regioni. Sequestrate 4 tonnellate di cibo. Denunciati quattro ristoratori e il direttore di un supermercato Trovate false Dop in caseifici lombardi e liguri e cibi scaduti in un ristorante di Torino. Taroccati, tra gli altri, il Cioccolato di Modica Igp e la Pera dell’Emilia Romagna Igp.

23 ottobre 2019 | 09:00
 

Prodotti comuni spacciati per Dop, alimenti venduti senza indicazioni di rintracciabilità e sottoposti a procedure illecite, se non addirittura scaduti. È quanto hanno trovato i carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare di Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina nel corso dell’operazione "Tavola Sicura", a seguito di controlli eseguiti in 46 aziende del settore agroalimentare operanti in 5 regioni d’Italia. L'ultima notizia di un sequestro, solo qualche giorno fa.

Un controllo dei carabinieri in un caseificio (Operazione Tavola SinceraFalse Dop e cibi scaduti, 5 denunce)

Un controllo dei carabinieri in un caseificio

Il bilancio è di 3.859 kg di alimenti sequestrati, per un valore complessivo di oltre 33 mila euro e di 4 denunce a piede libero. Sotto accusa sono finiti 4 titolari di attività ristorative ed il direttore di un supermercato per tentata frode e frode in commercio aggravata. Sono state inoltre contestate 24 sanzioni per l’ammontare complessivo di 98.834 euro.

«Per sostenere sulle nostre tavole e sui mercati internazionali il made in Italy - ha detto il ministro all'Agricoltura Teresa Bellanova - la qualità dei nostri prodotti e del nostro agroalimentare, la sicurezza e la tutela dell’ambiente, l´alleanza con i consumatori è essenziale. Consapevolezza e attenzione significano anche sicurezza e tutela della salute. In questo il lavoro e l’impegno dei Reparti Tutela Agroalimentare è fondamentale a garanzia del vero made in Italy, delle imprese - tantissime, la maggior parte - che scelgono di non ricorrere a falsificazioni e frodi, dei lavoratori, dei cittadini. I risultati nel corso dell´ultimo mese della Campagna "Tavola sincera" attivata sull´intero territorio nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela Alimentare dimostrano con sufficiente chiarezza la necessità di contrastare su tutti i versanti l´illegalità per sostenere le nostre Dop, impedire che sugli scaffali arrivino prodotti contraffatti e nocivi per la salute, garantire la freschezza dei cibi nei nostri ristoranti, con la certezza che sulle tavole arrivino prodotti con la corretta etichettatura e tracciabilità. Riconosciuti e riconoscibili. Un impegno puntuale e prezioso che sostiene le imprese sane, garantisce il mercato, difende la salute dei consumatori, incide positivamente sulla filiera perché tende a mettere fuori gioco furbizie e illegalità».

In particolare, dai riscontri effettuati dal Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare presso le ditte monitorate, è emerso quanto segue:
  • nelle province di Torino, Cuneo, Novara, Vercelli, Genova, Milano, Sondrio e Pavia sono state accertate irregolarità amministrative per 57.834 euro nei confronti di società, panetterie, ristoranti, aziende vitivinicole e caseifici, poiché utilizzavano referenze di prodotti a denominazione di origine protetta in assenza di autorizzazione dei consorzi competenti, etichette non conformi ai disciplinari di produzione delle Dop e prive delle indicazioni obbligatorie relative agli allergeni ed alle norme di leale informazione.
  • I proprietari di tre aziende vitivinicole, nella provincia di Sondrio, sono stati diffidati ad ottemperare alla corretta registrazione dei prodotti vinosi in ingresso ed in uscita. In una società lombarda sono stati sequestrati 76 cartoni di spezie miste contenenti solfito di sodio-E221, per un totale di 1.520 kg, il cui uso è vietato nelle carni destinate alle macellerie;
  • a Milano, il titolare di un ristorante è stato denunciato per frode in commercio poiché ometteva di indicare nel menu i prodotti ittici congelati, facendoli apparire come freschi;
  • a Torino in un ristorante è stata constatata la presenza in menu di piatti composti da prodotti alimentari spacciati come freschi e risultati, invece, scaduti. Il titolare è stato denunciato per frode in commercio poiché impiegava, nella preparazione di alimenti, e somministrava al consumo, sostanze alimentari scadute;
  • in provincia di Vicenza, in un’azienda produttrice di gelati, sono state sequestrate 8.300 confezioni di gelato evocanti la Pera IGP dell’Emilia Romagna, nonché 7.400 coperchi e 6.720 vaschette per il confezionamento riferite alla predetta IGP;
  • a Roma, il rappresentante legale di un supermercato è stato denunciato per frode aggravata nell’esercizio del commercio poiché dalle verifiche documentali effettuate emergeva che le carni poste in vendita, etichettate come “cosce di abbacchio” di origine italiana, erano in realtà confezioni di “carrè di ovino adulto” di origine bulgara;
  • sempre nella Capitale, è stato denunciato per tentata frode nell’esercizio del commercio il titolare di un ristorante poiché nel menu dichiarava falsamente di impiegare “Prosciutto di Norcia IGP” in realtà risultato essere prosciutto crudo generico di minor valore economico;
  • in provincia di Napoli, a seguito di ispezione amministrativa eseguita in collaborazione con personale ASL, presso un ristorante sono stati sequestrati 15 kg di prodotti ittici congelati privi di rintracciabilità sulla provenienza del prodotto;
  • in provincia di Ragusa, in una ditta produttrice di Cioccolato di Modica Igp sono state riscontrate gravi difformità rispetto al piano di controllo previsto per il processo produttivo dell’Igp, inoltre, una cooperativa onlus commercializzava il cioccolato con la suddetta denominazione senza la prevista autorizzazione consortile.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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