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Spesa italiana sempre più salutista Italianità, bio e lifestyle le priorità

Gli italiani sono sempre più attenti ai cibi salutari e la variazione della spesa per tipologia di alimenti lo testimonia come evidenzia una ricerca Nielsen-Gs1 Italy: calano grassi e zuccheri, aumentano fibre e proteine. La priorità resta sempre e comunque l’origine italiana di ciò che si acquista e che poi arriva sulle tavole.

20 novembre 2018 | 11:48
Spesa italiana sempre più salutista 
Italianità, bio e lifestyle le priorità
Spesa italiana sempre più salutista 
Italianità, bio e lifestyle le priorità

Spesa italiana sempre più salutista Italianità, bio e lifestyle le priorità

Gli italiani sono sempre più attenti ai cibi salutari e la variazione della spesa per tipologia di alimenti lo testimonia come evidenzia una ricerca Nielsen-Gs1 Italy: calano grassi e zuccheri, aumentano fibre e proteine. La priorità resta sempre e comunque l’origine italiana di ciò che si acquista e che poi arriva sulle tavole.

20 novembre 2018 | 11:48
 

Gli italiani sono sempre più attenti ai cibi salutari e la variazione della spesa per tipologia di alimenti lo testimonia come evidenzia una ricerca Nielsen-Gs1 Italy: calano grassi e zuccheri, aumentano fibre e proteine. La priorità resta sempre e comunque l’origine italiana di ciò che si acquista e che poi arriva sulle tavole.

Lifestyle, veg e bio sono le tendenze più in voga e in costante crescita analizzando la ricerca in anteprima come ha fatto l’Ansa. In particolare nel periodo giugno 2017- giugno 2018 l'apporto calorico del carrello è aumentato dello 0,2%, arrivando a 182,8 calorie per 100 g/ml. Un nuovo mix di acquisti alimentari che vede una crescita di prodotti con più fibre, proteine e lipidi e un calo di carboidrati e zuccheri.

(Spesa italiana sempre più salutista Italianità, bio e lifestyle le priorità)

L'Osservatorio Immagino, analizzando quasi 95mila prodotti digitalizzati, rileva andamenti crescenti soprattutto nelle vendite di alimenti legati al lifestyle con +8,9% (tra biologici, veg, halal e koshe) e degli arricchiti i “rich-in” +5,2% (in particolare integrali o con fibre).

Si è invece leggermente arenata dopo il boom degli anni scorsi la vendita di prodotti per celiaci e per intolleranti al lattosio che fanno comunque segnare un segno “+”: 3,2% contro +4,4% dei 12 mesi precedenti. I “senza” e i “free from” aumentano invece solamente dell’1% contro il precedente +2,3%.

Come detto la parola d’ordine per moltissimi di quelli che fanno la spesa è “italianità”, etichetta che accomuna il 25,1% dei prodotti e raggiunge il 22,5% di quota sul giro d'affari complessivo, in crescita del 3,5% rispetto all'anno precedente. Complessivamente sono oltre 6,4 miliardi di euro le vendite generate dai prodotti che riportano in etichetta le diciture “100% italiano”, “made in Italy” e “solo ingredienti italiani”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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