(Udine, a Good 2018 nuovo debutto
per la fiera del gusto e della ristorazione)
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Un nuovo approccio al cibo, con dibattiti e degustazioni gratuite. Sono queste alcune delle novità di Good 2018, la kermesse sulla ristorazione e l’agroalimentare svoltasi il mese scorso e che mancava a Udine da tre anni.
Una
manifestazione apprezzata dal pubblico soprattutto come momento sociale e culturale. Ma il cambiamento di paradigma di questa edizione è stato proprio nell’approccio: un coinvolgente racconto sulle qualità dell’agroalimentare e della ristorazione, considerando il cibo come fondamento della salute e dell’etica. In questa edizione si è potuto infatti toccare con mano, degustare prodotti tipici locali, regionali e nazionali, approfondire la cultura del cibo come tema di incontro e confronto e infine anche acquistare i prodotti.
Alla cerimonia di apertura sono intervenuti
Luciano Snidar, presidente di Udine e Gorizia Fiere,
Alessandro Tollon, presidente della Camera di Commercio Pordenone e Udine e l’assessore alle Attività produttive del Comune di Udine
Maurizio Franz. Sono stati loro a sottolineare gli aspetti più importanti relativi a questo tipo di manifestazioni, che consentono ai visitatori di scoprire le proprietà delle materie prime, le fasi di lavorazione e trasformazione per arrivare al prodotto finale e di orientarsi nel sempre più complesso mondo del commercio alimentare, guidati dalle esperienze, competenze e conoscenze di aziende, produttori, protagonisti delle maggiori categorie professionali dell’agroalimentare e della ristorazione (cuochi, panificatori, pasticceri, macellai).
La cerimonia inaugurale è proseguita con l’interessante talk show condotto da
Fabrizio Nonis, conosciuto dal grande pubblico con lo pseudonimo di El Bekér, e
Sonia Peronaci, scrittrice, blogger e fondatrice di giallozafferano.it. L’interessante scambio di battute ha portato i due ospiti ad analizzare il tema di "Cibo reale e Cibo virtuale", evidenziando il boom di persone che sui social e sul web postano le loro ricette, spesso senza avere una storia da raccontare e dimenticandosi di trasmettere i valori fondamentali che il cibo incarna. Sonia Peronaci è stata una delle prime persone che ha utilizzato il canale web per condividere la propria passione e competenza in cucina, tenendo in considerazione sempre l’importanza degli ingredienti, della loro stagionalità e del territorio dove vengono prodotti.
I quattro giorni del salone sono stati scanditi da un nutrito programma con oltre 85 eventi, che ha dato l’opportunità di aprire un dialogo semplice e chiaro con le persone e con gli addetti ai lavori, cogliendo gli interessi e le esigenze di un target davvero ampio, passando anche attraverso realtà consolidate e aspetti attuali del cibo e dell’alimentazione come celiachia ed etica del gusto.
Tra tutti gli eventi, ci sono stati incontri che si sono rivelati vere e proprie perle come quello con
Lara Starz e
Adriano Maniacco che hanno presentato il “Nostro Friuli nel sushi”, quelli con
Joško Gravner sulla Ribolla Gialla;
Massimo Spigaroli sul culatello; Bruno Lupieri e le empanadas; le lumache di
Consuelo Bravin e
Matteo Venuti; il quinto quarto con
Giuseppe Zen.
Anche il vino, una delle massime eccellenze del Made in Italy, ha avuto lustro e risalto all’interno della fiera. Quest’anno è stata infatti allestita una vera e propria “Enoteca Italia”, in cui erano presenti oltre 200 etichette e un migliaio di bottiglie di aziende agricole selezionate dalla guida Vini Buoni d’Italia.
Per informazioni:
www.goodexpo.it