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Coldiretti Lombardia conferma Prandini Centinaio-Fontana, patto anti "semaforo"

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
23 luglio 2018 | 11:11

Coldiretti Lombardia conferma Prandini Centinaio-Fontana, patto anti "semaforo"

di Gabriele Ancona
vicedirettore
23 luglio 2018 | 11:11
 

Ettore Prandini, vicepresidente nazionale Coldiretti, è stato riconfermato alla presidenza della delegazione lombarda. L’assemblea si è svolta a Milano presso l’auditorium Gaber di Palazzo Pirelli.

Al termine della riunione per il rinnovo delle cariche, un’intensa tavola rotonda - “Agricoltura al centro tra cibo, turismo e territorio” - a cui hanno partecipato, oltre al padrone di casa Ettore Prandini, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e gli assessori regionali all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi, all’Ambiente e clima Raffaele Cattaneo, al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni.

Gian Marco Centinaio, Ettore Prandini e Attilio Fontana (Coldiretti Lombardia conferma Prandini Centinaio-Fontana, patto anti semaforo)
Gian Marco Centinaio, Ettore Prandini e Attilio Fontana

«Dobbiamo difendere la Dieta mediterranea dalle informazioni scorrette e dalle fake news che circolano a livello internazionale e che colpiscono alimenti importanti per la tavola degli Italiani mettendo a rischio la loro salute e danneggiando l’economia del Paese», ha sottolineato il presidente Coldiretti Lombardia che, al termine dei lavori, ha siglato con il Ministro Centinaio e il governatore Fontana un programma di intenti per contrastare l’etichetta nutrizionale a semaforo che si sta diffondendo in Europa e che boccia quasi l’85% in valore del made in Italy a denominazione di origine.

Un no deciso da parte di Prandini anche alla pericolosa ipotesi di una tassa assurda su olio extravergine di oliva, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, prosciutto e vino per equipararli a cibi dannosi per la salute e scoraggiarne il consumo.

Il 17 luglio scorso, infatti, era stata diffusa la notizia che Onu e Oms proseguivano nella loro battaglia contro gli alimenti ricchi di grassi naturali, sale, zuccheri e contro l'alcol e il fumo, al fine di ridurne il consumo e prevenire le malattie non trasmissibili. Oltre a questo, in sede Onu era stata presa in considerazione una moratoria - con una discussione avviata da una settimana con la propria agenzia per la salute Oms - per indurre i Paesi membri a frenare il consumo, in particolare del sale, anche tramite l'utilizzo di etichette, simili a quelle shock delle sigarette, da applicare ai prodotti.

Per ora bocce ferme, in quanto è stato comunicato che la riunione dell'assemblea generale dell'Onu, in calendario il 27 settembre, sulle malattie non trasmissibili si concluderà con una dichiarazione politica su cui sono in corso negoziati. Nessuna risoluzione e nessun voto sono previsti.

«La Dieta mediterranea, fondata principalmente su pane, pasta, frutta e verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari - ha sottolineato Prandini nel corso della giornata milanese - ha consentito all’Italia di conquistare valori record nella longevità. Il nostro Paese è al vertice nelle classifiche mondiali come popolazione maggiormente in salute e sana con 1,6 anni di vita guadagnati nell’ultimo decennio».

Tematiche scottanti in sala. Il Ministro Gian Marco Centinaio, riguardo al Ceta, il Trattato commerciale Europa-Canada, è stato netto: «Delle nostre denominazione di origine ne sono tutelate solo 41. Ben 250 riconosciute dall’Unione europea non godranno di alcuna protezione. Sono il ministro di tutta l’agricoltura italiana e non lascio per strada nessuno». Cristallina anche la posizione su voucher ed etichettatura. «Dal mondo agricolo e dal turismo - ha puntualizzato - la richiesta di reintrodurli è sostenuta e si sta ragionando in modo favorevole: nuovi voucher per legalizzare il lavoro. I sindacalisti che lavorano sul territorio, inoltre, non quelli da salotto, ritengono che servano». E sull’etichettatura: «Voglio permettere alla “Signora Maria” di poter scegliere in modo consapevole. Si deve sapere da dove arrivano i prodotti e deve essere scritto bene, in modo chiaro e leggibile. La dicitura “lavorato in Italia” non ha nulla a che vedere con il made in Italy, che contempla invece tutta la filiera».

(Coldiretti Lombardia conferma Prandini Centinaio-Fontana, patto anti semaforo)

Di etichettatura d’origine ha parlato anche Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi. «In un contesto internazionale è fondamentale a tutela della certezza dell’acquisto e del consumo. Andrebbero etichettati anche latte, dolci e il prodotto agricolo che viene trasformato, per una tracciabilità totale. Mangiare è un atto agricolo, è l’ultimo gesto di una filiera. In parallelo, va educata una comunità di 10 milioni di abitanti, come quella di Lombardia, ad alimentarsi correttamente. Partendo dalle scuole per avere domani genitori-consumatori consapevoli».

Una determinazione nelle corde anche del governatore Fontana che ha ribadito che la Regione continuerà a essere vicina agli agricoltori, anche mettendo in moto un efficiente processo di sburocratizzazione. Su territorio e ambiente gli interventi degli assessori Pietro Foroni e Raffaele Cattaneo. «Abbiamo consumato troppo suolo e male - ha denunciato Foroni - una programmazione urbanistica confusa ha creato cattedrali nel deserto e divorato territorio. La legge regionale numero 31 del 28 novembre 2014 ha però introdotto disposizioni mirate a limitare il consumo di suolo e favorire la rigenerazione delle aree già urbanizzate. L’obiettivo è arrivare a un consumo di suolo pari a zero».

L’assessore Cattaneo ha ricordato il legame strutturale tra agricoltura e ambiente che vede al centro l’uomo. In quest’ottica ha comunque puntualizzato: «È necessario lavorare con il mondo agricolo per abbattere l’emissione di ammoniaca nell’aria che favorisce l’incremento di polveri sottili».

Nell’ambito dell’assemblea è stato anche diffuso il primo report “I viaggi del gusto in Lombardia”. Una ricerca che ha evidenziato le nuove tendenze di viaggio a livello regionale, la spesa, i percorsi enogastronomici e la mappa dei tesori della tavola. Sono oltre 1.500 i chilometri dei percorsi del gusto che costituiscono le 12 Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia, veri e propri itinerari dedicati alle tipicità dei territori, a cominciare dalla tavola, che si snodano attraverso 124 Comuni tra le Alpi e il Po. Sono oltre 300 le specialità enogastronomiche lombarde riconosciute e certificate.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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