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Alla 40ª edizione di Cocofungo piatti tipici trevigiani in sette ristoranti

Capostipite delle rassegne gastronomiche, Cocofungo si terrà nel trevigiano da fine settembre a fine ottobre: bellezze naturali e arte, e ovviamente il fungo protagonista dei piatti dei 7 ristoranti dell'associazione

 
20 luglio 2016 | 11:18

Alla 40ª edizione di Cocofungo piatti tipici trevigiani in sette ristoranti

Capostipite delle rassegne gastronomiche, Cocofungo si terrà nel trevigiano da fine settembre a fine ottobre: bellezze naturali e arte, e ovviamente il fungo protagonista dei piatti dei 7 ristoranti dell'associazione

20 luglio 2016 | 11:18
 

E Giove Pluvio ci ha messo lo zampino. Un vero peccato per la Notte delle emozioni 2016 che ha dato inizio ai festeggiamenti della 40ª edizione di Cocofungo. La suggestiva piazza Cima a Conegliano (Tv) era vestita a festa per ospitare i 400 invitati all’8ª edizione di questa serata di gala, un'affascinante cena sotto le stelle, ma il brutto tempo è stato l’unico indesiderato.



Molte le novità di questa ottava edizione, a partire dal numero di ristoranti protagonisti che passa da sei a sette: Celeste di Venegazzù, Gigetto di Miane, Castelbrando di Cison di Valmarino, Miron di Nervesa della Battaglia, Barbesin di Castelfranco, Marcandole di Salgareda e da Monaco di Baviera Der Katzlmacher, ed ognuno di loro aveva inserito nel menu un loro piatto. Ristoratori che sono stati insigniti del titolo di “Ambasciatori delle città del vino” in quanto ideatori di Cocofungo, la più longeva rassegna enogastronomica della provincia di Treviso inserita nel programma di attività culturali e gastronomiche legate al riconoscimento di Conegliano quale Città del vino europea 2016.

Cocofungo è stato il capostipite delle tante rassegne gastronomiche a tema che si sono, poi, andate a diffondere in tutta Italia. Fondato nel 1976, nasce da un’intuizione di Beppe Maffioli, gastronomo, scrittore, giornalista, storico della cucina italiana, nonché uomo di teatro ed attore, e di Fernando Raris, giornalista, appassionato “scienziato” della tavola. Era l’epoca della “Festa d’autunno” come ricordano i ristoratori che hanno seguito il progetto fino dalle sue battute iniziali quando nasceva l'Associazione CocoFungo, istituita con l'intento di nobilitare il fungo, prodotto basilare per l'economia e la cucina rurale delle colline e delle Prealpi trevigiane, ponendolo al centro di una omonima rassegna enogastronomica, promossa da allora ogni anno, fra la fine di settembre e la fine di ottobre. Grazie all'entusiasmo del ristretto gruppo di amici ristoratori, la manifestazione ha fatto riscoprire la versatilità, ma soprattutto il grande ed esclusivo gusto dei funghi dell’area del Montello.

Il nome Cocofungo nasce dal gioco di parole tra il nome dell'Amanita Caesarea, cioè il pregiato ovolo detto anche “coco”, e la contrazione della parola “cuoco”. Grazie all’entusiasmo del ristretto gruppo di amici ristoratori che hanno creduto in questa iniziativa, l’avventura è divenuta il manifesto della grande gastronomia della Marca Trevigiana e con il passare degli anni oltre ai ristoratori coinvolti fin dal principio se ne sono aggiunti altri anche al di fuori del territorio. La rassegna si svolge da metà settembre fino alla fine di ottobre. Tutto il territorio ne è coinvolto. I turisti e appassionati saranno motivati anche ad apprezzare le bellezze artistiche, naturalistiche e storiche del luogo nonché il calendario delle cene presso i ristoranti. Vediamolo in dettaglio.

Giovedì 22 e venerdì 23 settembre presso il Ristorante Marcandole - Salgareda. Il ristorante è entrato nel gruppo nel 2014. Un nome particolare che ha probabilmente la sua origine in un piccolo pesce di fiume che in primavera risaliva la corrente del Piave per andare a riprodursi in acque più calme. La tradizione del Ristorante Marcandole è quella di una locanda nata negli anni ‘30 a Salgareda, una tipica trattoria che si distinse subito per la qualità del menu.



Negli anni ’90 i due fratelli Roberta e Alessandro, già inseriti professionalmente nell’arte culinaria, esprimono la loro creatività evolvendo le Marcandole in un prestigioso e raffinato locale. La cucina del ristorante si caratterizza per un’incessante ricerca della perfezione, dove la tradizione si accompagna all’innovazione, esaltando i profumi e la freschezza degli ingredienti, rispettando quello che il mare, il fiume e la natura donano secondo stagione. Alle realtà culinarie diverse si accompagnano, con accostamenti premianti, i vini delle migliori cantine riscontrando sempre la fiducia dei commensali.

Giovedì 29 e venerdì 30 settembre; sabato 1 e domenica 2 ottobre, presso il Ristorante Miron - Nervesa della Battaglia. Ai piedi del Montello, Andrea Miron e la moglie, portano avanti, in quella che era la trattoria del padre, una tradizione: l’amore per le cose buone, per i sapori e i profumi del bosco. Rinomato da sempre come “Re dei Funghi” per la possibilità di assaggiare deliziose pietanze a base di funghi 365 all’anno, il Ristorante Miron è da anni al vertice della gastronomia trevigiana grazie all’innata passione per i funghi dei suoi proprietari. I Miron propongono la loro ricerca tematica sia in autunno che in primavera, quando i funghi sono più delicati e di difficile preparazione. Massima attenzione per presentazioni moderne e inedite.

Mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre presso Ristorante Da Celeste - Casa Gobbato, Volpago del Montello. Luogo gastronomico alle falde del Montello, meta tradizionale di scampagnate nei boschi con sosta in trattoria. Con tali presupposti si varca la soglia del locale, ambientato in un rustico d’antica storia, tra focolari e spiedi a vista. In trent’anni d’attività Celeste e Giuliano ne hanno fatto un santuario della cucina trevigiana, con un calendario di serate che passano in rassegna tutte le specialità del territorio, dai funghi alla zucca, dal radicchio rosso agli asparagi.

Celeste, l’onnipresente, l’infaticabile, l’appassionato. Celeste l’amico, prima ancora che l’imprenditore. Non c’è festa, cena, cerimonia, manifestazione culturale o artistica in cui possa mancare l’apporto determinante di Celeste e di tutta la famiglia. La loro disponibilità verso i clienti rappresenta la miglior garanzia di successo e bene lo dimostra la fitta schiera di clienti, imprenditori, personaggi dello spettacolo, uomini di cultura e delle istituzioni che scelgono senza esitazione il catering, ma soprattutto la carica umana e professionale di Celeste.

Venerdì 14 ottobre presso il Ristorante Barbesin - Castelfranco Veneto. Segnalato nelle più prestigiose guide, è in posizione previlegiata per chi vuole apprezzare le bellezze della Marca Trevigiana e assaporare la genuinità degli ottimi prodotti di questa terra. La vicinanza alle più belle ville venete, Revedin Bolasco, Emo Capolista, Cornaro, Soranza Tiepolo, Barbaro e Marcello, ha trasmesso la cultura dell’ospitalità e della qualità nell’accoglienza. Barbesin si trova nella zona tipica del croccante radicchio variegato di Castelfranco Igp e del superbo radicchio rosso di Treviso Igp che caratterizzano la cucina locale, specializzata nel proporre nelle varie stagioni dei menu completi a base di verdure. Fanno parte della tradizione i menu speciali al radicchio, asparagi bianchi di Bassano e funghi spontanei. Nel cuore del ristorante c’è una fornita enoteca; una speciale riserva frutto della appassionata ricerca di Onorio Barbesin.



Mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre presso Osteria Der Katzlmacher - Monaco di Baviera (Germania). Si è unita all’associazione Cocofungo nel 2008. «“Non dimenticare l’amore…”: questo motto è molto importante per noi e cerchiamo di applicarlo ogni giorno. Con questo intendo non solo nei rapporti interpersonali o nell'amore per il nostro ambiente, ma soprattutto nell'amore per i prodotti e la loro qualità».

L'Osteria il Katzlmacher esiste dal 1983 a Monaco di Baviera, dal maggio 2006 si trova nella Bräuhausstraße. Un ambiente accogliente nella piena tradizione italiana con un servizio puntuale, attento ed accurato. La cucina, diretta dallo chef Giorgio Cherubini, rappresenta tutta la varietà italiana con prodotti originali ed un menu che cambia ogni giorno. Il tutto è accompagnato da una vasta selezione di vini, la cantina raccoglie circa 200 etichette diverse. Gli ospiti possono trovare qui un piccolo angolo d’Italia a Monaco di Baviera.

Venerdì 21 ottobre presso ristorante Sansovino Castelbrando Da Palazzi - Cison di Valmarino. Inserito nel meraviglioso contesto di CastelBrando all’interno di eleganti saloni settecenteschi finemente decorati in stile veneziano, il Ristorante Sansovino si è fatto interprete della millenaria tradizione della cucina veneta e trevigiana e la offre oggi ai suoi clienti riletta in chiave moderna, secondo le attuali esigenze di gusto e leggerezza.

Equilibrio e culto dell’ospitalità nella continua ricerca di un moderno concetto di ristorazione sono il segreto del Ristorante Sansovino, guidato da Antonio Palazzi, con la classe e l’eleganza che da sempre lo contraddistinguono. L’offerta culinaria è preziosa per la grande attenzione ai piatti tradizionali: funghi, radicchio di Treviso, erbe spontanee, asparagi, piselli, bacche di bosco, ma anche bolliti e arrosti tipici della tradizione e la pasta e fagioli gratinata. Oggi guida la cucina lo chef Marco Buosi.

Lunedì 24, giovedì 27 e venerdì 28 ottobre presso il Ristorante Da Gigetto - Miane. Luigi Bortolini, detto “Gigetto” ha ereditato dalla nonna l’antica “Locanda con stallo alla stella”, luogo di ristoro già dai primi del ’900. Situato in un angolo suggestivo della Marca Trevigiana, protetto dalle Prealpi a nord e dai dolci rilievi collinari del Montello a sud, il ristorante Da Gigetto è un luogo ricco di fascino, che il padrone di casa insieme la moglie Elda hanno saputo trasformare negli anni con gusto ed eleganza.

Salette raccolte e accoglienti diverse tra loro; travature ai soffitti da cui pende una ricca collezione di pentole e suppellettili in rame, caminetti sempre accesi, la raccolta di strumenti musicali della vecchia banda del paese sistemata in un vecchio muro di pietra, arredi che nella loro semplicità riescono a trasmettere calore e atmosfera familiare agli ospiti che frequentano il locale.

In cucina ormai da molti anni la professionalità di Gigetto è coadiuvata dall’entusiasmo del figlio Marco, che dopo varie esperienze lavorative in Italia e all’estero, ha apportato innovazione, nuove tecniche di cucina, cotture alternative e accostamenti di sapori in linea con la filosofia dell’alta gastronomia. La cucina di Gigetto nasce dai piatti della tradizione gastronomica locale, seguono le stagioni e valorizzano quanto di meglio il territorio può offrire: il radicchio, i funghi, gli asparagi, le erbette spontanee, la sopressa, le lumache e la cacciagione.


Per informazioni: www.cocofungoradicchio.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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