Sarà un fine settimana all'insegna del Chiaretto, sulla sponda bresciana del Lago di Garda. Dal 3 al 5 giugno nel Castello di Moniga è in programma "Valtènesi in Rosa", una nuova manifestazione che rilancia in chiave esclusivamente territoriale l'eredità della storica ''Italia in Rosa''. La manifestazione era giunta alla 12ª edizione nel 2019, poi è stata sospesa causa Covid.
Fiorella Lavo, Renato Marcoli e Alessandro Luzzago
Torna "Valtènesi in Rosa" a Moniga
Comune e Consorzio della Valtènesi hanno deciso di rilanciare "Valtènesi in Rosa" ripensando all'evento con una nuova identità, maggiormente legata al territorio, alla valorizzazione e alla promozione delle produzioni locali. Saranno 48 le cantine presenti alla rassegna, che in inizierà alle 17.30 e chiuderà i battenti per tutti e tre i giorni alle 22,30. Una settantina le etichette in degustazione.
Biglietto d'ingresso a 20 euro, 22 on line, compreso il bicchiere. Affluenza massima di 990 persone.
Il commento degli organizzatori
«Vogliamo alzare il livello e rilanciare le degustazione del nostro rosato in modo intelligente - ha ribadito la presidente della rassegna Fiorella Lavo - affinchè, soprattutto i giovani, si accostino al mondo del vino in modo intelligente e serio e nel contempo promuovere il territorio. Basta bere per bere».
E il presidente del Consorzio Alessandro Luzzago, nel ricordare il recente accordo siglato con i francesi della Provenza per promuove i rosati in Belgio, Olanda e Germania è stato esplicito: «Dopo 12 anni il nostro Chiaretto ha raggiunto un posto di tutto rispetto nel mondo dei vini rosa nazionali. Siamo al terzo/quarto posto per quantità e in grande considerazione per la qualità. E nel 2023 porteremo la Provenza in Valtenèsi».
Insomma, sul Garda si riparte. «Abbiamo voluto fortemente questa manifestazione - ha concluso il sindaco Renato Marcoli - perchè tanto è l'impegno messo in campo. Lo sforzo del Comune per celebrare questo meraviglioso vino è notevole così come la voglia di riaprire le porte del nostro Castello a tutte le cantine del territorio, ricordando l'indimenticabile Luigi Alberti. Un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla Valtènesi».