Sabato 25 e domenica 26 ottobre il Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg organizza "Incontri Rotaliani", una rassegna enoculturale che intende mettere a dialogo il territorio e la produzione del Teroldego con i Syrah di Cortona e della Côte Rôtie, in Valle del Rodano. L’iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, è patrocinata dai tre comuni della Doc - Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all’Adige - e si propone di consolidare la Piana Rotaliana come terra d’eccellenza vitivinicola nell’ambito di un network internazionale di confronti culturali e produttivi.

"Incontri Rotaliani" torna sabato 25 e domenica 26 ottobre (foto Nicola Cagol)
Incontri Rotaliani, l'edizione 2025
La due giorni si dividerà tra momenti di approfondimento e occasioni conviviali. Il wine talk di sabato mattina coinvolgerà figure autorevoli del settore enologico, che offriranno riflessioni puntuali sulle caratteristiche del terroir locale in relazione ai Syrah. Al pomeriggio, i partecipanti potranno cimentarsi in un walk-around tasting, confrontandosi direttamente con i produttori presenti al banco d’assaggio.

Il Teroldego si confronterà con i Syrah di Cortona e Côte Rôtie
Nella giornata successiva si terranno i wine lab, laboratori tematici aperti a un pubblico ampio, curati da esperti. Accanto al vino saranno protagonisti anche gli spirits e le eccellenze enogastronomiche del territorio, in una panoramica organolettica completa e formativa.
Confronto tra territori fruiti come risorsa viticola condivisa
Secondo il presidente del Consorzio, «il confronto tra Teroldego e Syrah valorizza lo spirito aperto e curioso della nostra identità vitivinicola». Nella cornice storica dell’ex feudo austriaco, abbracciato dai fiumi Adige e Noce, l'evento si inserisce in un percorso di promozione delle radici territoriali e delle conoscenze dei viticoltori, sottolineando l’importanza della componente umana del terroir. Allo stesso tempo, Incontri Rotaliani si pone come ponte tra culture, spaziando da Borgogna e Rioja all’Etna, in un dialogo che supera i confini geografici per guardare alla vitalità dei paesaggi viticoli europei.