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Movida romana, niente alcol ai minori di 16 anni

Giro di vite nella Capitale. Dopo Monza, e in attesa che Milano prenda una decisione, la stretta sulla vendita di alcolici ai minori di 16 anni è una realtà a Roma, dove entrano in vigore nuove norme per regolamentare la vita notturna. Maggiore sicurezza per il popolo della notte e per i residenti

22 giugno 2009 | 18:47
Movida romana, niente alcol 
ai minori di 16 anni
Movida romana, niente alcol 
ai minori di 16 anni

Movida romana, niente alcol ai minori di 16 anni

Giro di vite nella Capitale. Dopo Monza, e in attesa che Milano prenda una decisione, la stretta sulla vendita di alcolici ai minori di 16 anni è una realtà a Roma, dove entrano in vigore nuove norme per regolamentare la vita notturna. Maggiore sicurezza per il popolo della notte e per i residenti

22 giugno 2009 | 18:47
 

 ROMA - Giro di vite nella Capitale. Dopo Monza, e in attesa che Milano prenda una decisione, la stretta sulla vendita di alcolici ai minori di 16 anni è una realtà a Roma, dove entrano in vigore nuove norme per regolamentare la vita notturna. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha presentato stamani le nuove norme per regolamentare la movida notturna. Tra le regole, il divieto di somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni e impegno a non utilizzare per la somministrazione delle bevande i minori di 18 anni: dunque niente alcol a chi non ha 16 anni e barman maggiorenni. Prevista anche una patente a punti per le discoteche che, se virtuose, potranno ottenere una proroga fino alle 5 del mattino.

Saranno dei protocolli firmati da Prefettura, Questura, Comune, Confcommercio e Confesercenti a disciplinare l'orario di chiusura dei 'locali di pubblico spettacolo” nei luoghi della movida, cioè tutti i locali che hanno intrattenimento musicale, cioè discoteche e discopub. Il sindaco Alemanno ha annunciato che la nuova disciplina è stata firmata oggi e «speriamo serva a dare delle regole maggiori alla movida». Nelle discoteche della capitale, dunque, i minorenni non potranno più bere alcolici.

A quanto si apprende, è questo uno dei punti inseriti nel protocollo d'intesa. Le nuove regole dovranno essere rispettate da tutti i locali, discoteche e night, che aderiranno al protocollo e che avranno esposto un bollino che attesta l'accettazione delle regole. Il documento servirà per fornire maggiore sicurezza al popolo della notte e maggiori tutele ai residenti delle zone della movida. Inoltre, in base al protocollo, il personale che lavora nei locali sta seguendo un corso di formazione per essere pronto a rispettare le nuove regole; all'esterno ci saranno più forze di polizia a vigilare perché non accada nulla. Sarà, quindi, è stato spiegato, un lavoro svolto di concerto tra tutte le forze in campo perché il divertimento capitolino sia sempre più sicuro.

Una firma che arriva a due giorni dal nuovo episodio di violenza scoppiato nella zona di Testaccio, una delle più gettonate per il divertimento notturno. Il sindaco ha spiegato che «in passato abbiamo fatto interventi anche repressivi; poi la situazione si è normalizzata e li abbiamo revocati. Adesso, con questo protocollo speriamo di avere effetti positivi. Vogliamo che Roma sia una città viva, aperta 24 su 24, ma che non abbia questo genere di eccessi. Se i protocolli non saranno sufficienti firmeremo altre ordinanze».


L'accordo tra Silb-Fipe e Comune per la movida
«Esprimo grande soddisfazione per la firma del protocollo d'intesa Comune/Silb-Fipe - afferma Antonio Flamini, presidente Silb-Fipe Confcommercio di Roma, organizzazione leader del settore dell'intrattenimento notturno romano - e ringrazio il sindaco Gianni Alemanno e l'On. Dino Gasperini non solo per la fiducia concessa a fronte della quale si riscontra un'assunzione di responsabilità da parte degli esercenti ma anche un riconoscimento del rilevante ruolo che riveste il settore dell'Intrattenimento notturno nella nostra città. Le nuove modalità di determinazione degli orari di chiusura dei locali da ballo contribuiranno sensibilmente - continua Flamini - ad un reale sviluppo della proposta turistica romana». Il protocollo d'intesa riconoscendo il ruolo dei locali divertimento notturno fa si che non siano più considerati una minaccia bensì un'opportunità.


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