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Maurizio Zanella Rivoluzione Franciacorta

A quattr'occhi con il nuovo presidente del Consorzio Franciacorta. Maurizio Zanella, 52enne a capo della conosciuta Cà del Bosco, è stato infatti incaricato nei giorni scorsi di guidare il consorzio franciacortino. Le idee del nuovo consiglio direttivo per le mosse future sembrano essere chiare

04 luglio 2009 | 17:00
 Maurizio Zanella 
Rivoluzione Franciacorta
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Rivoluzione Franciacorta

Maurizio Zanella Rivoluzione Franciacorta

A quattr'occhi con il nuovo presidente del Consorzio Franciacorta. Maurizio Zanella, 52enne a capo della conosciuta Cà del Bosco, è stato infatti incaricato nei giorni scorsi di guidare il consorzio franciacortino. Le idee del nuovo consiglio direttivo per le mosse future sembrano essere chiare

04 luglio 2009 | 17:00
 

Maurizio ZanellaMaurizio Zanella succede ad Ezio Maiolini nella carica di presidente del Consorzio di tutela del Franciacorta ed eredita una situazione facile, di un marchio e di un prodotto che godono, sicuramente, di una certa notorietà. è bastato vedere quanta gente fosse concentrata negli stand franciacortini dell'ultimo Vinitaly per capire che oltre ad essere un prodotto, il Franciacorta è anche un brand che ha saputo ottenere il consenso del consumatore.

Zanella ha la testa da imprenditore. In effetti la 'sua” Cà del Bosco è cresciuta vertiginosamente divenendo, in un tempo relativamente breve, uno dei marchi più conosciuti del bere italiano. Inizia nel 1968 come viticoltore nel cuore di quel lembo di terra bresciana chiamato Franciacorta, ad Erbusco, ed è oggi a presidente di un'azienda che lavora 160 ettari di vigna.

Cosa ci si dovrà aspettare da questo nuovo incarico? «L'obiettivo è mettere fuori dalla porta presidenti e produttori - esordisce con determinazione Zanella - per lasciare spazio a nuovi e diversi ruoli professionali. Non avremo più figura tradizionale del direttore, ma un procuratore (Giorgio Basile) che attraverso deleghe operative, quasi come se fosse un amministratore delegato, porti avanti un consorzio concepito come una vera e propria azienda. Ci consideriamo ancora dei debuttanti, non siamo ancora soddisfatti di quanto fatto, ma siamo anche particolarmente ambiziosi. Vorremmo puntare su una crescita culturale legata ad un territorio che può considerarsi ancora giovane».

La Franciacorta, intesa come concetto vitinicolo, esiste da cinquant'anni e fa capo oggi ad consorzio la cui chiave del successo va identificata nella presenza di produttori tutti 'simili”, della stessa categoria. Ce lo conferma Zanella: «Non dobbiamo cercare di bilanciare le eventuali esigenze di produttori, vignaioli o imbottigliatori come avviene in altre realtà».

 Dunque il consorzio può dedicarsi ad altro, senza disperdere tempo e risorse a cercar di mettere d'accordo tante teste: «In futuro - spiega Zanella - vorremmo riuscire a far sì che i vecchi consorziati aiutino le aziende giovani ad emergere. Con questo potremo riuscire a creare un comparto ancor più unito».

In vista dell'introduzione dell'OCM vino a chi intende affidare il Consorzio i controlli? «Non abbiamo ancora deciso - ci ha risposto Zanella -. Le strade sono due: o un distaccamento totale, ma alle nostre condizioni, o un affitto di ramo d'azienda».

Dunque in quest'ottica di cosa si occuperà poi il consorzio? «Facendo uscire i compiti di tutela e controllo il Consorzio si occuperà di portare avanti studi ed approfondimenti legati, cito degli esempi, allo studio dei lieviti autoctoni o dei metodi di potatura creando un dipartimento di ricerca e sviluppo tecnico. Sul fronte marketing proseguiremo con le iniziative territoriali introducendo, ma è ancora un'ipotesi al vaglio, l'istituzione di un osservatorio economico che ci permetta di monitorare il mercato del Franciacorta». Fra le ultimi iniziative (vedi approfondimento negli articoli correlati) la prima edizione di un'ambitissima 'Caccia ai tesori”, in programma nella tarda estate di quest'anno e con un annunciato overbooking di iscrizioni.

Maurizio ZanellaLa vendita delle bottiglie di questa bollicina italiana ha visto delinearsi, negli ultimi sei anni, una crescita costante con un incremento annuo dei  17% sulla produzione. Crescita che è andata a braccetto anche con il notevole aumento del numero di cantine. Oggi, infatti, sono quasi cento. «Si, è vero, è più difficile guidare una barca divenuta grande - ha commentato Zanella -, ma non soffriamo di ansie da prestazioni in termini quantitativi. Ci preoccupiamo principalmente della crescita qualitativa di questo prodotto».

Oggi il Franciacorta porta sui mercati quasi 10 milioni di bottiglie. La potenzialità? 22 milioni. «Questo però non è un traguardo - ha concluso Zanella - ma un'opportunità. è il mercato, con la sua domanda, che eventualmente ci porterà a produrre tanto». Certo è che si è ben lontani dalle 340 milioni di bottiglie di… di… No, Zanella non è proprio riuscito a pronunciare il nome di quella regione francese...

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