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Un inno “folk” e allegro per la Confraternita del risotto

L’inno della Confraternita pavese è un’allegra marcetta dalla struttura semplice e orecchiabile; il testo si rifà ai concetti della Confraternita che impone ai soci di essere sempre attenti propositori perché il risotto sia solo risotto e di agire da garanti paladini di una tradizione immortale

di Stefano Calvi
 
21 ottobre 2009 | 16:16

Un inno “folk” e allegro per la Confraternita del risotto

L’inno della Confraternita pavese è un’allegra marcetta dalla struttura semplice e orecchiabile; il testo si rifà ai concetti della Confraternita che impone ai soci di essere sempre attenti propositori perché il risotto sia solo risotto e di agire da garanti paladini di una tradizione immortale

di Stefano Calvi
21 ottobre 2009 | 16:16
 

 PAVIA - Da tempo la Confraternita del risotto di Sannazzaro de' Burgondi (Pv) detiene particolari insegne istituzionali (quali un marchio, un cordone di color zafferano, un mantello) che rappresentano il paludamento ufficiale che ogni confratello veste in occasione dei vari incontri. Da ottobre la Confraternita possiede anche un inno musicale: è stato scritto dal consigliere (e poeta) Letterio Risitano e musicato da Massimo De Marchi e da Felice Garavelli, entrambi di Suardi.

La presentazione ufficiale è avvenuta alla presenza dei sessanta soci presso la sede operativa di San Martino Siccomario, l'Antica Trattoria Goj. è stata proposta dal gruppo musicale 'I tanto per” di cui fanno parte gli stessi De Marchi e Garavelli (voce e chitarra il primo; voce e fisarmonica il secondo) oltre il sannazzarese Carlo Ferrara (voce e finedicitore) e al flautista Franco Taulino. Il gruppo è affiatato e decisamente orientato a proporre un genere folk, ispirato alla vita umile di campagna e dei paesi di una Lomellina che forse oggi non c'è più.

L'inno, presentato e accolto da pieni consensi, è un'allegra marcetta che musicalmente si afferma nella sua struttura semplice e orecchiabile; il testo si rifà ai concetti statutari della Confraternita che impone ai soci di essere sempre attenti propositori perché il risotto sia solo risotto e di agire da garanti paladini di una tradizione immortale.

Nell'ambito della serata il gruppo musicale folk ha proposto anche un'allegra carrellata di brani dialettali originali. Tante le partecipazioni della Confraternita del risotto: sabato 3 ottobre, in occasione della fiera Autunno Pavese di Pavia, la professoressa Luigia Favalli ha parlato al palazzo Esposizioni di Pavia della 'Storia e dei valori nutrizionali del riso e del risotto”; in serata impegno a Sannazzaro nell'ambito della 'Cena tipica pavese”; domenica 4 ottobre ancora all'Autunno Pavese con la riuscita serata tipica pavese il cui risotto, garantito dalla Confraternita, è stato preparato dai soci-chef Egidio Rossi e Giuseppe Braglia; domenica 11 ottobre grande 'risottata” a Neive (Cuneo) con l'uso del gigantesco 'padellone” della pro loco Sannazzaro in occasione di un'escursione nelle Langhe; poi a Rivanazzano una serata culturale dal titolo 'Risotti in poesia”.

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