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Cioccolato, che passione

È il cibo che soddisfa qualsiasi tipo di palato. La dolce prelibatezza è entrata nellòa storia europea dal 1500 e da allora ci ha condizionato arrivando a coinvolgere anche il cinema. Ingrediente immancabile delle occasioni speciali e seduce. È l'idale di colazioni e merende perché da energia

 
25 ottobre 2009 | 17:13

Cioccolato, che passione

È il cibo che soddisfa qualsiasi tipo di palato. La dolce prelibatezza è entrata nellòa storia europea dal 1500 e da allora ci ha condizionato arrivando a coinvolgere anche il cinema. Ingrediente immancabile delle occasioni speciali e seduce. È l'idale di colazioni e merende perché da energia

25 ottobre 2009 | 17:13
 

In fatto di gusti a tavola ognuno di noi ha opinioni diverse. C'è chi va pazzo per il piccante, chi per le crudité, chi preferisce una semplice pizza. Ma se la golosità presenta molte declinazioni, è anche vero che almeno su un punto siamo tutti, incredibilmente d'accordo. Stiamo parlando della leccornia cui nessuno può resistere, il cibo che soddisfa qualsiasi tipo di palato: il cioccolato. Questa dolce prelibatezza dapprima ci cattura con il suo profumo, poi si scioglie in bocca sprigionando il suo aroma, continua coccolandoci con il suo sapore pieno e avvolgente e infine ci lascia quel pizzico di inconfondibile retrogusto amaro.

Il cioccolato è l'ingrediente immancabile delle occasioni speciali, seduce e ammorbidisce gli animi, ma è anche il compagno ideale di colazioni e merende, perché da energia e gusto.

 

LE MILLE STORIE DEL CIOCCOLATO

STORIA ED ORIGINE

 La pianta del cacao ha origini antichissime ed è già presente nel Rio delle Amazzoni e nell'Orinoco più di 6000 anni fa. I primi che impararono a coltivarla furono i Maya, nel 1000 a.c. Nel 1502 Cristoforo Colombo, importò le prime fave di cacao che però non furono utilizzate come alimenti. Solo vent'anni dopo iniziò l'importazione della pasta di cacao che poteva essere sciolta nell'acqua e consumata quindi come bevanda.

Per tutto il Cinquecento, il cioccolato rimase un'esclusiva della Spagna, che continuò a incrementarne le coltivazioni in America Latina, ma ben presto cominciò ad essere prodotto anche in Italia nelle città di Firenze, Venezia e Torino.

Molte città europee si pregiarono della fama nella lavorazione del cioccolato: un esempio fra tutte è Torino.

 

LA PSICOLOGIA

Il cioccolato ha nobili origini, era infatti, una prerogativa dei re Aztechi, degli alti funzionari e dei sacerdoti.

Ma qual è il segreto del suo successo?

Lasciando stare per un attimo il sapore irresistibilmente goloso, c'è da considerare il contenuto di zuccheri semplici che innalzano i livelli di serotonina, determinando il buonumore, e di magnesio che contribuisce a migliorare le prestazioni dell'organismo.

Il consumo di cioccolato è generalmente associato a occasioni di festa e riproduce la sensazione data da momenti positivi di emozionalità familiare.

Il cioccolato rappresenta la conciliazione di opposti: può essere solido o liquido, chiaro o scuro, dolce o amaro; la sua capacità di riunire in se le contrapposizioni da l'idea di un piacere completo e quindi più gratificante.

 

LE PROPRIETA'

I fan del cioccolato possono stare tranquilli: nonostante sia un alimento calorico, è anche un valido alleato della salute.

è stato dimostrato, infatti, che contrasta l'ipertensione, aiuta a mantenere in buono stato la parete interna delle arterie, è un ottimo antiossidante e soprattutto agisce come tonificante dell'umore.

Gli zuccheri semplici in esso contenuti aumentano, infatti, il livello di serotonina nel sangue, una sostanza che agisce positivamente sull'umore. Il cioccolato, inoltre, contiene una buona quantità di magnesio, indispensabile per il buon funzionamento dei processi metabolici e per la funzionalità di certi enzimi. Altre sostanze come la teobromina e la caffeina agiscono positivamente sul sistema nervoso, favorendo la concentrazione mentale e rinvigorendo il tono muscolare.

Il cioccolato è quindi una miniera di principi nutritivi benefici.

 

CINEMA

 Un cibo tanto buono e goloso come il cioccolato non poteva non essere fonte di ispirazione. Eccolo dunque protagonista di diverse pellicole proiettate sul grande schermo; film che hanno saputo catturare la magia del cioccolato e riprodurre l'immaginario che racchiude. Il 1971 è l'anno di 'Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”, film diretto da Mel Stuart e basato sul libro di Roald Dahl, pubblicato sette anni prima. Anche Tim Burton rimane colpito dal romanzo di Dahl, e nel 2005 fa uscire 'Charlie e la fabbrica di cioccolato”, con la carismatica interpretazione di Johnny Deep. Il cinema messicano non poteva non risentire del fascino del cioccolato essendo una delle sue patrie di origine, e, infatti, il regista Alfonso Arau nel 1991 gira 'Come l'acqua per il cioccolato”. Johnny Depp ritorna a cimentarsi con il cioccolato nel fortunato 'Chocolat”, diretto da Lasse Hallström, e in coppia con una meravigliosa Juliette Binoche. Per quanto riguarda la cinematografia italiana, Claudio Cuppellini è il regista di 'Lezioni di cioccolato” (2007) con le interpretazioni di Luca Argentero e Violante Placido.


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