Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
mercoledì 15 maggio 2024  | aggiornato alle 19:45 | 105210 articoli pubblicati

Roero
Salomon FoodWorld
Salomon FoodWorld

La spagnola Gandia e Bergamo rinnovano l'amicizia in tavola

Pino Capozzi, ristoratore e albergatore bergamasco, ha partecipato a 28 edizioni del Festival internazionale della Fideuà, piatto tipico di Gandia in Spagna. Capozzi ha cucinato un risotto al profumo di Gandia e è stato nominato presidente italiano dell'Associazione internazionale del riso

 
19 gennaio 2010 | 15:19

La spagnola Gandia e Bergamo rinnovano l'amicizia in tavola

Pino Capozzi, ristoratore e albergatore bergamasco, ha partecipato a 28 edizioni del Festival internazionale della Fideuà, piatto tipico di Gandia in Spagna. Capozzi ha cucinato un risotto al profumo di Gandia e è stato nominato presidente italiano dell'Associazione internazionale del riso

19 gennaio 2010 | 15:19
 

I rapporti tra Bergamo e Gandia, città di 80mila abitanti nella regione di Valencia, in Spagna, sono diventati negli anni sempre più intensi grazie a Pino Capozzi (nella foto sotto, terzo da sinistra), il noto ristoratore e albergatore bergamasco, presidente onorario dei ristoratori Ascom, che ha partecipato per 28 edizioni alla manifestazione annuale del Festival internazionale della Fideuà. La 'fideuà” è il piatto tipico della città di Gandia, una paella particolare, nella quale in sostituzione del riso vengono usati degli spaghettini spezzettati. Capozzi è stato invitato per 28 volte alla manifestazione a rappresentare la cucina italiana e bergamasca e si è fatto in città una vasta cerchia di amici, in particolare tra i colleghi ristoratori.

Da sinistra: Pino Gallo, Ximo Saez, Pino Capozzi, Toni Galo, Roberto Gambirasio e Salvador Perez

Ancora una volta, nei giorni scorsi, Pino Capozzi è stato ambasciatore della enogastronomia italiana e bergamasca in Spagna. Accompagnato dal collega Roberto Gambirasio (nella foto sopra, secondo da destra), patron del ristorante Cadei di Villongo (Bg), Capozzi è stato protagonista di una manifestazione gastronomica che ha celebrato i 500 anni della nascita a Gandia di San Francesco Borgia (la famiglia Borgia, un cui ramo si trasferì a Roma, è originaria di Gandia e San Francesco è uno dei personaggi più noti della famiglia, prima vicerè di Catalogna e poi, fattosi sacerdote, superiore generale della Compagnia di Gesù, morto a Roma nel 1572).

Pino Capozzi e Roberto Gambirasio con il sindaco di Gandia, Josè Manuel Orengo (al centro)Nella circostanza Capozzi ha dettato uno dei suoi piatti, 'risotto al profumo di Gandia”, subito inserito nei menu dei festeggiamenti e sperimentato con successo nel ristorante Toni Galo, uno dei più noti della città, presente il sindaco Josè Manuel Orengo (nella foto a destra, al centro), che ha donato a Capozzi la medaglia ufficiale del Centenario e un quadro raffigurante il palazzo Ducale della famiglia Borgia, una delle attrattive turistiche di Gandia. Nella circostanza, la Confraternita internazionale del riso, con sede a Valencia, ha nominato Capozzi (che – va ricordato - è stato anche autore di un volume sul riso) presidente della sezione italiana della Confraternita. Il presidente internazionale Ximo Saez (nella foto sopra, secondo da sinistra) e il segretario Salvador Perez (nella foto sopra, primo da destra) hanno donato a Capozzi la targa e l'artistico piatto della Confraternita da esporre nel suo ristorante di Bergamo Alta, l'Agnello d'oro.

In questo ritorno a Gandia per i festeggiamente in onore di San Francesco Borgia, Capozzi ha potuto incontrare vecchi amici e colleghi, come i titolari del ristorante Da Emilio (i fratelli Emilio e Oscar Gomez), la famiglia Aparisi titolare dell'Hotel Mavi, la famiglia Jorge del ristorante Torres, Toni Galo (nella foto in alto, terzo da destra) titolare dell'omonimo ristorante (uno degli emergenti a livello internazionale), il siciliano Pino Gallo (nella foto in alto, primo da sinistra) titolare di un noto ristorante a Siviglia che porta il suo stesso nome.

Alla cena di gala che si è svolta nel ristorante Toni Galo, presenti numerosi giornalisti locali, è stato proiettato il filmato della trasferta a Bergamo dello stesso ristoratore Toni Galo che, con lo chef Karlos Escoto, aveva portato la cucina gandiense nella città orobica, a suggellare il gemellaggio gastronomico tra Bergamo e Gandia. Gemellaggio che si va estendo a livello turistico grazie ai comodi voli giornalieri che Ryanair effettua tra l'aeroporto di Orio al Serio e quello di Valencia, capoluogo di regione che si trova a 80 chilometri da Gandia.

Posta sul mare Mediterraneo, Gandia è città soprattutto balneare, ma alle sue spalle le montagne non sono lontane e quindi si avvale di entrambe le opportunità naturali. In estate i suoi 80mila abitanti abituali raddoppiano per via delle tante seconde case e gli alberghi che nella stagione balneare si riempiono.

Intervistato dalla giornalista Carmen Berzosa per Radio Onda Naranja e per il periodico '7 ½” (di cui è direttore Cesar Garcia), Pino Capozzi ha reso testimonianza della profonda amicizia che unisce Bergamo e Gandia. Insieme a Capozzi, lo chef Roberto Gambirasio ha illustrato ricette e piatti di tradizione orobica. Un invito a tutti i gandiensi a venire a Bergamo per assaggiarli.

Articoli correlati:
Bergamo e la spagnola Gandia unite davanti a un piatto di fideuà
Ancora una volta il bergamasco Pino Capozzi è ambasciatore della cucina italiana a Gandia

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali



Valverde
Di Marco

Tinazzi
Consorzio Barbera Asti
Onesti Group