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Mozzarelle blu, sequestri nei discount A Verona il centro delle indagini

Secondo le dichiarazioni dei Nas, le mozzarelle sono state trovate solo nei discount. Intanto le indagini sul caso partiranno da Verona perché dalla ditta, in Baviera, gli importatori Eurospin e Lidl le distribuivano da Verona nelle varie città. Da Galan e Fazio un tavolo tecnico sulle etichette

 
22 giugno 2010 | 12:41

Mozzarelle blu, sequestri nei discount A Verona il centro delle indagini

Secondo le dichiarazioni dei Nas, le mozzarelle sono state trovate solo nei discount. Intanto le indagini sul caso partiranno da Verona perché dalla ditta, in Baviera, gli importatori Eurospin e Lidl le distribuivano da Verona nelle varie città. Da Galan e Fazio un tavolo tecnico sulle etichette

22 giugno 2010 | 12:41
 

«Le mozzarelle blu sono state intercettate, per il momento, soltanto nei discount. State attenti». è  l'allarme del comandante dei Nas, Cosimo Piccinno che, a margine di un convegno al Sanit di Roma, ha spiegato che «stiamo monitorando a livello nazionale tutta la filiera delle mozzarelle che provengono dalla Germania, sequestrandone parecchie in diverse regioni. Fino a ieri sera - prosegue Piccinno - ne abbiamo sequestrate diverse confezioni anche nella zona di Roma, a partire dalla denuncia di una mozzarella blu ad Ostia».

Intanto l'indagine partirà da Verona. Il trasferimento degli atti, annunciato dal procuratore di Trento Stefano Dragone, non è motivato tanto dal sequestro anche nella città scaligera (come del resto in svariate città d'Italia) bensì dalla circostanza che, «dalla ditta, in Baviera, nella città di Haag, gli importatori Eurospin e Lidl a quanto ci risulta ad oggi - ha spiegato Dragone - le distribuivano da Verona nelle varie città».

Di qui la competenza dell'intera indagine sulla procura scaligera e non su quella trentina. «Da parte nostra, appena verremo coinvolti negli accertamenti, non tralasceremo nulla e, oltre alla causa del fenomeno, cercheremo di individuare anche i presunti responsabili di quanto sta avvenendo ai danni dei malcapitati consumatori - interviene Mario Giulio Schinaia, procuratore di Verona -. Se risulterà che l'inchiesta dovrà effettivamente essere condotta dalla nostra procura, svolgeremo indagini a 360 gradi senza tralasciare nulla». Allo stato attuale, i magistrati trentini ipotizzano «la violazione dell'articolo 5 del 1962 sulla legge sugli alimenti: certo è - ha aggiunto Dragone - che non ci sono responsabilità dei dettaglianti, dal momento che la legge esclude la punibilità di chi vende confezioni ricevute già chiuse».

Confermata, comunque,  la non tossicità della mozzarella blu: «le analisi sui campioni di mozzarelle blu escludono finora la tossicità, anche se non sono certamente commestibili, perché nessuno le mangerebbe, visto il colore che assumono », ha dichiarato il procuratore di Trento in quanto sarebbe «emerso che nell'acqua di refrigerazione delle mozzarelle c'è un batterio del genere Pseudomonas, normalmente presente in natura. In ogni caso, la ditta produttrice, la tedesca Jaeger, ha assicurato di aver usato tutte le cautele per evitarne la presenza ».

In attesa di accertamenti il ministro alle politiche agricole Giancarlo Galan ha avviato, tramite l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, ulteriori controlli e prelievi, che si sommano a quelli che vengono già effettuati di routine, presso le principali piattaforme di distribuzione di prodotti lattiero-caseari in Italia, in particolare nel Nord.

Non solo. Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha convocato d'intesa con lo stesso Galan un tavolo tecnico per affrontare le problematiche legate alla tracciabilità della filiera e all'etichettatura degli alimenti in quanto «la sicurezza alimentare è una priorità dell'azione di governo. L'obiettivo di questo tavolo è quello di accelerare le politiche messe in atto per rafforzare le misure di tracciabilità che consentano anche al consumatore di individuare tempestivamente l'origine dei prodotti».

Il caso mozzarella blu secondo Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Verona «arriva oltretutto in un momento critico per il latte dato che in questi giorni scade il contratto per il prezzo del latte e sono in corso le trattative per definire il nuovo prezzo. Questo clamoroso autogol della mozzarella blu, dà manforte alla nostra posizione, secondo la quale al latte va riconosciuto un prezzo ben superiore a quello attualmente pagato (33,156 centesimi il litro). Un prezzo che ne riconosca la sanità, non genuinità, dico sanità, tracciabilità e qualità. Suggerisco quindi ai nostri allevatori di non firmare contratti ora, fino a che non si siano concluse le trattative con Assolatte».


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