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Capodanno “italiano” Il brindisi si fa con lo spumante

60 milioni di bottiglie saranno stappate nella sola notte di Capodanno, in linea con quanto avvenuto nel 2009. Piace sempre di più il regalo di una bottiglia di spumante. Le bollicine italiane conquistano intanto i mercati esteri e nei giorni di feste di fine anno voleranno 150 milioni di tappi

 
29 dicembre 2010 | 10:31

Capodanno “italiano” Il brindisi si fa con lo spumante

60 milioni di bottiglie saranno stappate nella sola notte di Capodanno, in linea con quanto avvenuto nel 2009. Piace sempre di più il regalo di una bottiglia di spumante. Le bollicine italiane conquistano intanto i mercati esteri e nei giorni di feste di fine anno voleranno 150 milioni di tappi

29 dicembre 2010 | 10:31
 

ROMA, 28 DIC - Anche quest'anno c'è una gran voglia di bollicine per augurare sotto il vischio un 2011 migliore. Lo afferma Giampiero Comolli, esperto del comparto ed ideatore dell'Osservatorio economico vini effervescenti, che sottolinea come tra il 25 dicembre e il 6 gennaio è previsto in Italia un consumo di 97 milioni di bottiglie di produzione nazionale (mentre saranno solo 4 milioni le bottiglie di champagne e Cava importate), per una spesa complessiva di 720 milioni di euro.

Ben 60 milioni di bottiglie saranno stappate nella sola notte di Capodanno, in linea con quanto avvenuto nel 2009. Piace sempre di più il regalo di una bottiglia di bollicine: meno cesti (un ulteriore -10% oltre al calo già registrato nel 2009), ma più monoconfezione rigorosamente made in Italy (+5%).

Si conferma un calo di bottiglie stappate nei ristoranti e ai cenoni, scende il consumo fuori casa a tavola (-4%). Le bollicine italiane conquistano intanto i mercati esteri e nei giorni di feste di fine anno voleranno 150 milioni di tappi (+10% rispetto al 2009) su un totale di 226 milioni di bottiglie esportate. Per il 98% saranno vini 'spumeggianti” ottenuti con il metodo italiano di produzione che riguarda Asti e Prosecco, mentre il restante 2% riguarda il metodo classico Franciacorta e Trento Doc.

«Emozioni e voglia di stare bene con gli amici - dice Comolli - sono le motivazioni d'acquisto di una bottiglia di bollicine. Nel mondo si consumano 2,6 miliardi di bottiglie di spumanti l'anno e l'Italia con 226 milioni di bottiglie è diventato il primo esportatore al mondo».

Nelle festività di fine d'anno si stappano il 68% delle bottiglie consumate nell'intero anno. Negli ultimi tre anni sono stabili i consumi durante le feste di fine anno in Italia. Mentre negli ultimi anni è esploso del 100% il fenomeno della destagionalizzazione dei consumi: soprattutto in crescita il rito delle bollicine negli happy hours e winebar.

In dieci anni sono più che raddoppiati i brindisi Made in Italy nel mondo conquistato dall'aumento di oltre il 100 per cento  nelle esportazioni di spumante italiano. è quanto emerge da una analisi della Coldiretti per il Natale 2010 sulla base dei dati relativi al commercio estero nei primi nove mesi dell'anno dalla quale si evidenzia che l'Italia ha conquistato il titolo di primo esportatore e produttore mondiale di vini frizzanti con un totale di 380 milioni di bottiglie prodotte superiore ai 370 milioni della Francia nel 2010.
 
Il successo del prodotto nostrano è dimostrato dal fatto che in Italia sono crollati del 20 per cento negli ultimi dieci anni gli arrivi in Italia di champagne francese a tutto vantaggio dello spumante italiano che stravince con il 98% dei brindisi delle feste con circa 80 milioni di bottiglie stappate durante le festività sulle tavole degli italiani. Lo spumante italiano cresce anche all'estero dove fa segnare un aumento record del 19% nelle spedizioni di bottiglie nei primi nove mesi dell'anno. Un successo che è il frutto della forte crescita in Germania (+8%) che è il principale importatore, seguito dagli Stati Uniti (+9%) e dal Regno Unito (+25%). Tra i nuovi clienti del Made in Italy si fa luce la Russia che si classifica al quarto posto con un aumento record del 166%.
 
L'Asti Docg è in testa nella produzione con poco più di 80 milioni di bottiglie prodotte, seguito dal Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene con 50 milioni, anche se sono ben 160 milioni le bottiglie di Prosecco (Docg) commercializzate. Il Veneto è la prima regione italiana per produzione seguito dal Piemonte.
 
La ripresa della domanda di spumante italiano all'estero è di buon auspicio per nuove e rilevanti opportunità di crescita complessiva del vino italiano che potrebbe far sfiorare a fine anno i 3,5 miliardi di euro il valore del fatturato realizzato sui mercati esteri dove rappresenta la principale voce dell'export agroalimentare nazionale. La vendemmia 2010, stimata su valori contenuti attorno ai 45 milioni di ettolitri, con il 60% della produzione destinato alla realizzazione dei 501 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 52 Docg e 119 Igt).



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