TORINO - In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, le Delegazioni della provincia di Torino dell'Accademia della cucina italiana organizzano sabato 26 marzo ore 10 presso il Teatro Carignano un convegno dedicato alla cucina del nostro Paese e alla sua evoluzione, dall'epoca sabauda a quella nazionale.
Gli interventi spazieranno dal binomio cibo e psiche alla pasticceria nell'opera del Vialardi alla cucina dei diversi ceti sociali dal Risorgimento all'Unità nazionale. Dopo il benvenuto ai partecipanti del presidente del Comitato organizzatore e Coordinatore territoriale, Paolo Bertani, e l'introduzione al tema di Paolo Granzotto, ci saranno le relazioni di PierFranco Quaglieni A 150 anni dall'Unità d'Italia: una riflessione storica sul Risorgimento; Domenico Musci I cuochi di corte dei Savoia: da Edouard Hèlouis ad Amedeo Pettini; Giorgio Lozia Giovanni Vialardi: importanza del suo trattato nel panorama della cultura gastronomica di Casa Reale e del Piemonte; Rinaldo Merlone La cucina della nobiltà e della borghesia negli Stati sabaudi e del primo Novecento; Franco Martinetti L'unità d'Italia imperfetta; Pier Maria Furlan Unità d'Italia: dimmi come mangi e… A conclusione dei lavori l'intervento del prof. Giovanni Ballarini, presidente dell'Accademia della Cucina Italiana, La cucina nella transizione unitaria: dalla memoria alla storia.
Al convegno di Torino seguiranno due altri importanti appuntamenti nelle due capitali, Firenze in aprile e Roma in maggio.
A conclusione dell'iniziativa torinese, è prevista una cena di gala alle ore 21 a Palazzo Reale. L'aperitivo viene servito nelle Cucine di Corte, mentre la cena, curata dagli chef stellati Giovanni Grasso e Igor Macchia, de 'La Credenza” di San Maurizio Canavese viene servita nel Salone degli Svizzeri.