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Qual è il valore delle guide sui ristoranti oggi? Visti i risultati in termini di gradimento di molti cuochi nel nostro sondaggio 'Personaggio dell'anno”, abbiamo fatto un'attenta analisi del panorama delle Guide gastronomiche e abbiamo pensato di coinvolgere direttamente gli addetti ai lavori con poche domande per capire se ritengono utili alcune novità anche in vista di un reale miglioramento e qualificazione degli esercizi e di più soddisfazione per i consumatori.

Era solo all'inizio del 2009 quando, nonostante la crisi e il conseguente cambiamento di abitudini, c'era chi immaginava, per le guide gastronomiche, un futuro roseo convinti che il consumatore avrebbe più che mai preso come riferimento nelle proprie scelte i giudizi somministrati dalle guide. Questo non è avvenuto, il consumatore ha radicalmente modificato gli stili di ricerca perché ha modificato le esigenze, le attese e gli strumenti con cui si informa.
Dal cartaceo si è spostato a internet, da internet agli smartphone. Portare le guide cartacee a formato digitale non è stato sufficiente a scongiurare l'abbandono da parte degli utenti.
Altro fattore determinante dell'esodo è stata la chiara percezione che gli esercizi selezionati e proposti dalle guide fossero posizionati nella fascia 'lusso” a cui, il consumatore medio, difficilmente fa riferimento.

Ora in internet sono entrati un po' tutti, anche chi di ristorazione non capisce nulla, creando due correnti di pensiero: una con le solite guide 'blasonate” che pontificano grazie a degustatori 'raffinati”, 'viziati”, e spesso lontani dalla realtà dei consumatori comuni; l'altra quella di chi non conosce la 'degustazione”, ma mangia al ristorante per cui si improvvisano anonimi opinionisti degustatori che scrivono lunghe e articolate descrizioni dei loro pranzi presso ogni tipo di ristorante attribuendo magari punteggi di poco valore e assolutamente personali.
A oggi rileviamo uno scenario che gli utenti definiscono inutile perché complica molto un'attività che dovrebbe essere di estrema semplicità per essere utile.
- Gli elenchi forniti da siti e portali (utilizzati dall'82% degli utilizzatori di guide gastronomiche) sono dispersivi, forniscono spesso informazioni frammentate e incomplete;
- La logica di ricerca è poco intuitiva, i contenuti hanno spesso finalità più pubblicitarie che informative;
- Le informazioni fornite sono spesso datate: ricette che risalgono a 4 anni prima, specialità consigliate fuori stagione, perché inserite una volta, inserite per sempre non attendibili: il ristorante si è trasferito, ha cambiato gestione, chef, stile; superate: il ristorante è pubblicizzato in homepage perché offre il 10% di sconto a chi si presenta a nome del portale, peccato che abbia chiuso già da 13 mesi...
- L'utente percepisce le guide come strumenti pilotati, non sanno bene da chi ma hanno la certezza che non tengano in considerazione le reali esigenze del consumatore;
- Procedure complicate per ottenere informazioni: obbligo di registrazione per accedere alle recensioni, quota di iscrizione, eccetera;
- Le informazioni non sono contestualizzate, sono fini a sé stesse e non è possibile compararle tra i vari esercizi.
I consumatori gradirebbero invece accedere a informazioni chiare e ben contestualizzate, nel territorio e nel mercato. Possibilmente informazioni formative, utili all'utente per crearsi una cultura del gusto. Vorrebbero accedere a siti o portali stimolanti molto vicini al loro
modus operandi, con percorsi di ricerca molto logici e informazioni facilmente comparabili. Vorrebbero avere la possibilità di interagire in modo costruttivo per ricevere risposte semplici e utili.
Emerge anche il desiderio di poter avere un certo grado di educazione per essere in sintonia con le proposte culinarie dei cuochi e poter esprimere pareri e opinioni di valore. è corretto aggiungere che i giudizi riservati ai portali sono in linea con quelli riservati ai siti dei singoli ristoranti che sono considerati, dagli utenti, non strumenti di informazione ma strumenti di autocompiacimento.
Questa premessa è indispensabile per spiegare ai nostri lettori il motivo per cui riceveranno (per chi è iscritto alla nostra newsletter settimanale), oppure potranno accedervi attraverso il portale quotidiano
www.italiaatavola.net, un breve questionario con cui chiediamo di esprimere un parere, utile per definire i contenuti di uno strumento informativo che sia strategico per i ristoratori e adeguato alle aspettative del consumatore medio.
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