La presenza di un batterio di E.coli produttore di tossine «è stata segnalata in un salame di cervo prodotto in Italia sul quale si sta procedendo ad effettuare le necessarie indagini». Lo rende noto il ministero della Salute sottolineando che «qualsiasi correlazione con l'epidemia nella zona di Amburgo è comunque altamente improbabile sia per la tipologia del prodotto, sia per la zona di provenienza».
Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha ribadito che in Italia «la situazione è sotto controllo, non deve generare allarmismi e non deve modificare le nostre abitudini alimentari, a cominciare dal consumo di verdura e frutta cruda dopo averla lavata».
«Sinora non è giunta alcuna segnalazione di infezione da parte di questo ceppo di batterio E.coli, né nella popolazione italiana residente, né in turisti provenienti dalla Germania», ha spiegato Fazio. «Poiché la quasi totalità dei casi di infezione è circoscritta alla zona di Amburgo, consiglio solo ai cittadini italiani che debbono proprio recarsi nel Nord della Germania di non consumare in loco verdura e frutta crude e di non bere acqua di rubinetto, finché la causa dell'epidemia non sarà stata accertata». Lunedì 06 giugno Fazio si riunirà in Lussemburgo con i ministri della Salute degli altri Paesi europei per affrontare l'emergenza.
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