Dopo aver divulgato il menu di palazzo Madama ora il web butta in pasto al pubblico anche la carta del ristorante di Montecitorio. Spaghetti a 1,60 euro e pesce spada a 3,55 euro. A Montecitorio i prezzi non sono spudoratamente "simbolici" come a Palazzo Madama, ma appaiono comunque fuori mercato e soprattutto lontani da quelli che i cittadini affrontano al supermercato o per sostenere la pausa pranzo.
Qualche esempio: il costo di un primo piatto varia dai 2 euro, se il condimento è a base di patate e zucchine, ai 5 e 30 se lo si preferisce ai gamberi accompagnati dai pomodori pachino. Quanto costerebbe questo piatto al ristorante? Non meno di 12-15 euro. Esattamente un terzo. E via di questo passo con i secondi che variano dai 4 euro di un'insalata di pollo ai 5 e 30 del carrè di agnello al forno. Insomma prezzi fuori mercato.
Al Senato per ogni coperto del ristorante si deve raddoppiare la cifra corrisposta dai commensali. L'operazione costa ai contribuenti circa 1.200.000 euro l'anno. Una realtà svelata dal deputato dell'Idv Carlo Monai al settimanale l'Espresso. Il web ha ripreso la foto del menu: apriti cielo.
Un successo mediatico. Tant'è che giovedì 11 agosto il presidente del Senato Renato Schifani ha fatto sapere che i prezzi della ristorazione interna verranno presto adeguati ai costi effettivi.
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