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Italia a Tavola e Oraviaggiando.it Trasparenza nelle recensioni web

Alberto Lupini e Giovanni Mastropasqua hanno raggiunto un accordo che permetterà recensioni più trasparenti, pur mantenendo la libertà di esprimere le proprie opinioni. Il costruttivo dialogo creatosi fra la testata giornalistica e il noto portale servirà ad evitare attacchi indiscriminati

di Sandro Romano
07 gennaio 2012 | 12:23
Italia a Tavola e Oraviaggiando.it Trasparenza nelle recensioni web
Italia a Tavola e Oraviaggiando.it Trasparenza nelle recensioni web

Italia a Tavola e Oraviaggiando.it Trasparenza nelle recensioni web

Alberto Lupini e Giovanni Mastropasqua hanno raggiunto un accordo che permetterà recensioni più trasparenti, pur mantenendo la libertà di esprimere le proprie opinioni. Il costruttivo dialogo creatosi fra la testata giornalistica e il noto portale servirà ad evitare attacchi indiscriminati

di Sandro Romano
07 gennaio 2012 | 12:23
 


Un importante passo avanti verso la trasparenza delle recensioni sui portali web è stato messo a segno grazie alla collaborazione tra Italia a Tavola e Oraviaggiando.it.
Alberto Lupini (nella foto a destra) e Giovanni Mastropasqua (nella foto in basso a sinistra) hanno raggiunto un accordo che permetterà una maggior tutela dei ristoratori dalle false recensioni, pur mantenendo intatta la possibilità, per gli utenti, di esprimere in libertà le proprie opinioni.

Alberto LupiniL'editoriale del 17.10.2011 'Le false recensioni danneggiano l'Horeca” del direttore Alberto Lupini ha aperto una vivace quanto costruttiva discussione sul tema delle recensioni dei ristoranti sul web. Numerosissimi sono stati gli interventi dei ristoratori e di tutti coloro che gravitano intorno al settore e interessati all'argomento. Si è sviluppato un confronto intenso al punto che Giovanni Mastropasqua, direttore commerciale di Oraviaggiando.it, guida ai ristoranti sul web, ha voluto cogliere le proposte di Italia a Tavola per contribuire alla soluzione di questo importante problema, che investe tutto il mondo della ristorazione.

Il tutto è nato dalla multa inflitta dal tribunale di Parigi a Expedia, Tripadvisor e Hotels.com per il loro modo di fare informazione, lasciando, a totale arbitrio dei recensori, la possibilità di scrivere opinioni senza alcun controllo e incoraggiando molti navigatori ad usare questi strumenti con troppa leggerezza, permettendo, così, di mettere a repentaglio la reputazione di un ristoratore molto spesso per futili, quanto non veritieri, motivi. Ritengo di aver pagato troppo? Lascio un commento negativo. Sono un concorrente invidioso del successo di quel ristorante? Consiglio a tutti di non andarci.

Giovanni MastropasquaCome sostiene il direttore Lupini, servono delle regole, e la redazione di Oraviaggiando.it, avviando una stretta collaborazione con Italia a Tavola, ha voluto adeguare il regolamento delle recensioni a questa esigenza di trasparenza. Il dialogo creatosi fra la testata giornalistica e il noto portale, infatti, deve servire ad evitare ciò, con una riscrittura delle regole che porterà a una maggiore tutela degli esercenti da indiscriminati e spesso falsi attacchi, lasciando spazio, comunque, a tutti quei commenti che, nel rispetto appunto di tali regole, potranno esser davvero di aiuto a chi vorrà leggerli.

Perché, se è vero che non è giusto permettere a chicchessia di infangare il nome di tanti locali trincerandosi dietro un nickname, è vero anche che la bellezza del web è quella di consentire a tutti di fruire delle informazioni presenti e di lasciare ampia libertà di opinione a chiunque abbia da dire qualcosa di interessante.

E il punto è proprio questo: libertà non deve essere confusa con la possibilità di sparare a zero sul concorrente o di dare giudizi senza magari essere mai stati a cena in questo o in quel ristorante.

Come si fa a filtrare i commenti buoni da quelli cattivi senza mettere bavagli?
è questa la principale caratteristica del web: un'agorà senza confini nella quale confluiscono informazioni provenienti da una miriade di fonti, alcune attendibili, alcune deprecabili, che necessitano di essere sempre filtrate - spiega Mastropasqua, chiamato a raccontare come la sua redazione ha operato per risolvere il conflitto d'interessi che c'è tra la libertà di espressione e salvaguardia della reputazione di chi il commento lo subisce -. Prima di tutto, a differenza di tantissimi altri portali - continua Mastropasqua - Oraviaggiando.it vanta per ciascun ristorante una recensione  'madre”, una linea guida scritta dai giornalisti della redazione, pensata per offrire una 'fotografia” realistica di ciò che c'è dietro il ristorante. Per noi ogni ristoratore è soggetto privilegiato di un mondo in cui la storia, l'identità, la professionalità e l'esperienza di un imprenditore non possono essere minati semplicemente da un voto. Il nostro merito, riconosciuto da tutti, è quello di raccontare tutto ciò che ruota dietro un ristorante, permettendo a chiunque di comprendere la storia e lo spirito del ristoratore.

E i commenti degli utenti?
è qui che è arrivato il cambiamento nato dopo il costruttivo incontro con Alberto Lupini. Prima di pubblicare un commento negativo, la redazione controlla se ci sono elementi che possano ledere la professionalità del ristoratore; un commento deve essere ricco di particolari e non può essere generico e approssimativo tipo 'ho mangiato male, non andateci”. Un'esperienza negativa deve contenere un consiglio e non un verdetto. Abbiamo voluto, poi, comunicare agli internauti che ogni commento comporta la tracciabilità dell'indirizzo Ip e la potenziale trasmissione dei dati al ristoratore: praticamente ogni iscritto si prende la responsabilità di ciò che scrive. Infine, ma non meno importante, la casella 'Ci metti la faccia?”: all'utente navigatore viene richiesto (ma non è obbligatorio) di spuntare la casella per far apparire il proprio nome e cognome in sostituzione del nickname.

Oraviaggiando, quindi, a differenza di altri portali, è il primo esempio di corretta informazione al servizio sia degli utenti sia degli esercenti, non certo di censura, ma con regole ben precise che, se non rispettate portano alla cancellazione e non pubblicazione del giudizio proposto.
Lupini, con il suo editoriale proponeva appunto che, senza l'intervento dei Tribunali, sarebbe stato utile regolamentare la situazione imponendo, a chi volesse mettere giudizi sul web, quanto meno di qualificarsi. Finalmente! Ma attualmente su un solo portale, Oraviaggiando.it appunto, questo avviene e siamo fieri di aver contribuito in maniera determinante a questo primo passo verso la trasparenza. Ora l'invito ad adeguarsi è rivolto a tutti gli altri, perché la tutela del mondo della ristorazione da attacchi indiscriminati equivale a tutelare un settore importante dell'economia del nostro Paese, contribuendo a quella ripresa che tutti auspichiamo avvenga nel più breve tempo possibile.

Dal canto suo, Italia a Tavola, da sempre vicina ai professionisti della ristorazione ma anche al vasto pubblico che il comparto richiama, così come quando si occupò delle sagre tarocche, è fiera di aver dato, ancora una volta, un determinante contributo in tal senso, non solo lanciando un grido d'allarme, ma ponendosi come promotrice e iniziatrice di un nuovo modo di utilizzo del web al servizio di questo settore.

E, con la speranza che, come diceva qualcuno pochi mesi fa, davvero tutti i ristoranti possano, da subito, essere pieni tutti i giorni, rivolgiamo un appello a tutti gli altri portali che fanno informazione nel settore Horeca, perché possano, sull'esempio di Oraviaggiando.it, adeguare le loro regole ed effettuare controlli più rigorosi. Da parte nostra siamo pronti a dare voce a tutti coloro che, responsabilmente, vorranno comunicarci la loro volontà di adeguare le loro regole a quanto da noi tracciato. Per il bene di tutti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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