Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 18 maggio 2024  | aggiornato alle 21:17 | 105271 articoli pubblicati

Roero
Salomon FoodWorld
Roero

La crisi svuota i carrelli degli italiani 3 famiglie su 5 cambiano i menu

A causa delle minori disponibilità economiche, degli aumenti dei prezzi e dell'inflazione nel 2011 una famiglia su 3 è stata costretta a tagliare gli acquisti alimentari, 3 su 5 hanno dovuto modificare il menu quotidiano e oltre il 30% è stato obbligato a comprare prodotti di qualità inferiore

 
13 gennaio 2012 | 15:15

La crisi svuota i carrelli degli italiani 3 famiglie su 5 cambiano i menu

A causa delle minori disponibilità economiche, degli aumenti dei prezzi e dell'inflazione nel 2011 una famiglia su 3 è stata costretta a tagliare gli acquisti alimentari, 3 su 5 hanno dovuto modificare il menu quotidiano e oltre il 30% è stato obbligato a comprare prodotti di qualità inferiore

13 gennaio 2012 | 15:15
 

La situazione economica degli italiani resta in "rosso". Anche nel terzo trimestre del 2011 il potere d'acquisto delle famiglie continua a diminuire e contemporaneamente cala la propensione al risparmio. è la conseguenza di una crisi che continua a mordere e che si abbatte come un macigno sui consumi, prima di tutto quelli alimentari. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando il rapporto diffuso oggi dall'Istat.

Si tratta di un trend negativo che si è riscontrato per tutto l'anno. Proprio a causa delle minori disponibilità economiche, ma anche degli aumenti e dell'inflazione nel 2011 ben una famiglia su tre è stata costretta a "tagliare" gli acquisti alimentari, mentre tre su cinque hanno dovuto modificare il menu quotidiano e oltre il 30% è stato obbligato a comprare prodotti di qualità inferiore.

Analoga la percentuale di chi si è rivolto quasi esclusivamente alle promozioni commerciali, mentre sono cresciuti esponenzialmente gli acquisti presso gli hard-discount. Se infatti vanno male i piccoli negozi e le botteghe di quartiere, che sono stimati in perdita tra lo 0,5 e l'1% nel 2011, le cattedrali del "low-cost" come i discount hanno tenuto bene anche nella crisi con un incremento delle vendite alimentari vicino al 2%. Ora il 2012 si è aperto con prospettive non certo rosee, complice la stangata della manovra. E questo si ripercuoterà ancora una volta sui consumi, in primis quelli a tavola, da 3 anni fermi al palo.


Articoli correlati:
Meno cibi nel carrello e a prezzi più alti Un trend nero per l'agricoltura
La crisi 'taglia” anche gli sprechi Spesa più attenta per gli italiani


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali



Bergader
Molino Dallagiovanna

Fonte Margherita
Mulino Caputo
Valverde