Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 22 dicembre 2025  | aggiornato alle 14:00 | 116483 articoli pubblicati

Mafia sempre più sofisticata Il riciclaggio è anche nella ristorazione

La visita del Presidente della Repubblica a Portella della Ginestra (Pa) è ulteriore motivo di riflessione. La necessità è quella di tracciare un percorso di legalità per estirpare in modo definitivo la mafia, evolutasi nel tempo e presente anche nell'agroalimentare e nella ristorazione

 
24 maggio 2012 | 14:36

Mafia sempre più sofisticata Il riciclaggio è anche nella ristorazione

La visita del Presidente della Repubblica a Portella della Ginestra (Pa) è ulteriore motivo di riflessione. La necessità è quella di tracciare un percorso di legalità per estirpare in modo definitivo la mafia, evolutasi nel tempo e presente anche nell'agroalimentare e nella ristorazione

24 maggio 2012 | 14:36
 

Si torna a parlare di mafia in occasione dei funerali del sindacalista Placido Rizzotto, ennesima vittima della criminalità organizzata. Dopo l'intervento dall'aula bunker del carcere Ucciardone, Lino Stoppani, presidente Fipe, interviene da un altro luogo simbolo, Portella della Ginestra (Pa).

«Dalla strage di Portella della Ginestra – dice Stoppani - sono passati sessantacinque anni in cui la mafia ha subito una metamorfosi importante che bisogna arrestare definitivamente per arrivare a debellare il male alla radice e permettere che al suo posto crescano alberi sani e robusti come quello dedicato a Giovanni Falcone dove ieri si è diretto il corteo di imprese e studenti riuniti per celebrare in un percorso di legalità i venti anni dalle morti di Falcone, della moglie Morvillo, di Borsellino e degli uomini della scorta».

«Un tempo – prosegue Stoppani – per identificare la mafia si parlava di coppola e lupara; la mafia era legata soprattutto alla lotta per il controllo delle rendite fondiarie e degli agrumeti. Ora, come se seguisse la filiera dell'agroalimentare, sta mirando anche al controllo delle attività commerciali, pubblici esercizi compresi, per fini di riciclaggio e non esita ad usare le tecniche più sofisticate, come il leverage buy out, per appropriarsi del capitale della società presa di mira».

Secondo un rapporto della Dia, il dipartimento investigativo antimafia, si tratta di un metodo di acquisizione di un'azienda e delle sue attività con fondi derivanti prevalentemente da capitale di debito, il cui rimborso è garantito dagli attivi patrimoniali dell'impresa acquisita ed è sostenuto da cash flow da essa generati. L'obiettivo di un leverage buy out trova il suo sostanziale riferimento polare nella capacità di credito dell'impresa da assorbire per finanziarne, anche in parte l'acquisizione.

«La messa in pratica di queste tecniche comporta il coinvolgimento di professionisti. Di fronte all'abilità di simili colletti bianchi – conclude Stoppani – si rimane spiazzati facilmente. Per questo è necessario alimentare una cultura della legalità fra i nostri ragazzi».


Articoli correlati:
La Mafia nascosta nella ristorazione Un affare da 1 miliardo di euro l'anno
Oltre 1.500 attività tolte alla mafia Ma l'89% non riparte
Da feudo mafioso a patrimonio Il Verbumcaudo è ora dei siciliani

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Sana
Hospitality
Grana Padano
Siggi

Sana
Hospitality
Grana Padano

Siggi
Molino Pasini
CostaGroup