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Arriva la pioggia sui campi Ma non salva i danni della siccità

Le precipitazioni aiutano a combattere gli incendi e dove non sono avvenute in modo violento sono importanti per la vendemmia, ma arrivano troppo tardi per salvare le altre coltivazioni che hanno subito tagli della produzioni che a livello nazionale vanno dal -20% per il pomodoro al 30% per il mais

27 agosto 2012 | 16:10
Arriva la pioggia sui campi Ma non salva i danni della siccità
Arriva la pioggia sui campi Ma non salva i danni della siccità

Arriva la pioggia sui campi Ma non salva i danni della siccità

Le precipitazioni aiutano a combattere gli incendi e dove non sono avvenute in modo violento sono importanti per la vendemmia, ma arrivano troppo tardi per salvare le altre coltivazioni che hanno subito tagli della produzioni che a livello nazionale vanno dal -20% per il pomodoro al 30% per il mais

27 agosto 2012 | 16:10
 



Il maltempo con pioggia e temporali è arrivato dopo un mese di luglio che ha fatto registrare il 30% di pioggia in meno nel nord Italia che insieme al caldo torrido ha provocato la più grave siccità degli ultimi dieci anni che ha portato alla richiesta di dichiarazione dello stato di calamità per l'agricoltura in molte regioni. è quanto afferma la Coldiretti in riferimento alle infiltrazioni di aria fresca dal mar Baltico che hanno abbassato le temperature e portato la pioggia dopo un mese di luglio con la precipitazione cumulata al nord che è stata secondo l'Ucea (Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all'agricoltura) inferiore del 29,6% rispetto alla media geografica degli scarti del clima del periodo 1971-2000.

Le precipitazioni aiutano a combattere gli incendi e dove non sono avvenute in modo violento sono importanti per la vendemmia, ma arrivano troppo tardi per salvare le altre coltivazioni che hanno subito tagli della produzioni che a livello nazionale vanno dal -20% per il pomodoro al 30% per il mais fino al 40% per la soia, ma forti riduzioni sono previste per la barbabietola da zucchero con quasi il dimezzamento della produzione nelle regioni del Nord e per il girasole (-20%).

Perdite produttive che insieme ai cali determinati dal caldo sulla produzione di latte (-15%) e sugli altri animali in allevamento hanno provocato danni all'agricoltura italiana che si avvicinano ormai al miliardo di euro. Si tratta del risultato di una estate iniziata con un mese di giugno in cui la precipitazione cumulata al nord era stata secondo l'Ucea inferiore del 45,4% rispetto alla media geografica degli scarti del clima del periodo 1971-2000.

A preoccupare adesso sono anche i temporali violenti che rischiano di aggravare il conto dei danni poiché la pioggia per essere utile deve cadere in modo costante e leggero mentre i forti temporali soprattutto se accompagnati da grandine provocano gravi danni alle colture.


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