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Italia nella morsa della siccità A rischio la vendemmia: -10%

Secondo Cia-Confederazione italiana agricoltori, se la siccità continuerà anche per questo mese di agosto, si arriverà a un calo produttivo stimato fino al 10%. L'afa sta colpendo in particolare la Toscana, la Puglia e il Veneto. D'altra parte la qualità si preannuncia ottima lungo tutto il Paese

04 agosto 2012 | 13:51
Italia nella morsa della siccità A rischio la vendemmia: -10%
Italia nella morsa della siccità A rischio la vendemmia: -10%

Italia nella morsa della siccità A rischio la vendemmia: -10%

Secondo Cia-Confederazione italiana agricoltori, se la siccità continuerà anche per questo mese di agosto, si arriverà a un calo produttivo stimato fino al 10%. L'afa sta colpendo in particolare la Toscana, la Puglia e il Veneto. D'altra parte la qualità si preannuncia ottima lungo tutto il Paese

04 agosto 2012 | 13:51
 



La siccità prolungata mette a rischio la vendemmia 2012 e tutto dipenderà dal clima di questo mese di agosto: l'andamento della vendemmia, infatti, è legato a doppio filo alla quantità di piogge che si registrerà in questo mese. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori rilevando che i vigneti italiani hanno bisogno di risollevarsi dallo stress idrico causato dall'ondata di caldo torrido e siccità che continuano ad arroventare la penisola e che rischiano di portare a un calo produttivo stimato fino al 10%.

Se le piogge saranno decisive per i quantitativi della vendemmia, d'altra parte la qualità si preannuncia ottima lungo tutto il paese, secondo la Cia. Infatti, una primavera climaticamente favorevole ha assicurato alle uve una crescita lineare e priva di muffe, grazie a una buona alternanza di caldo e precipitazioni. Al contrario, si teme ora per gli effetti delle forti oscillazioni climatiche di luglio che hanno localmente compromesso la fase di piena maturazione delle uve. In particolare la scarsità di precipitazioni ha limitato in molti casi l'accrescimento dei grappoli, rischiando di pregiudicare parzialmente la resa da uva in vino.

A pagare di più in questo senso, gli effetti di afa e siccità, finora sono la Puglia e la Toscana, dove allo stato attuale la diminuzione di volumi prevista supera il 10%, anche per problemi sul fronte della rete idrica che riducono l'efficienza delle operazioni di irrigazione. Altri cali significativi si registrano in Veneto, dove le stime in ribasso per le uve precoci del trevigiano (fino al -15%) sono solo parzialmente compensate da una raccolta nell'area del Prosecco che si prevede stabile rispetto all'anno scorso.


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