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Balneari, avanti fino al 2020 per le concessioni già in essere

Buone notizie per i lidi italiani: nonostante la bocciatura europea della proroga automatica delle concessioni, è stato approvato un emendamento che assicura alle attuali gestioni di stabilimenti continuità fino al 2020. Il sottosegretario Pier Paolo Baretta ha annunciato l'avvio di una riforma del settore nel 2017

19 luglio 2016 | 11:04
Balneari, avanti fino al 2020 
per le concessioni già in essere
Balneari, avanti fino al 2020 
per le concessioni già in essere

Balneari, avanti fino al 2020 per le concessioni già in essere

Buone notizie per i lidi italiani: nonostante la bocciatura europea della proroga automatica delle concessioni, è stato approvato un emendamento che assicura alle attuali gestioni di stabilimenti continuità fino al 2020. Il sottosegretario Pier Paolo Baretta ha annunciato l'avvio di una riforma del settore nel 2017

19 luglio 2016 | 11:04
 

Gli stabilimenti balneari possono tirare, almeno per il momento, un sospiro di sollievo. Nonostante la Corte Ue abbia bocciato la proroga automatica delle concessioni, da Roma arriva la notizia che le concessioni balneari in essere continueranno e saranno prolungate fino al 2020, ovvero la data della loro scadenza. Questo il contenuto dell'emendamento al decreto sugli Enti locali, presentato dal membro del Partito democratico Antonio Misiani e approvato dalla Commissione bilancio della Camera. Un vero passo avanti che calma le “acque italiane”, dal litorale veneziano e di tutte le spiagge italiane.



«L'emendamento al dl Enti Locali in tema di concessioni balneari [...] è il primo passo del processo che porterà finalmente la revisione organica della disciplina, che terrà conto della professionalità, dell'esperienza e dei sacrifici di uomini e donne che da anni si dedicano ad attività di impresa nell'ambito del turismo balneare»: così si è pronunciato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Enrico Costa. Entusiasmo per questo emendamento trapela dalle parole del presidente di Confturismo Veneto, Marco Michielli: «Io credo che sia sicuramente un segnale positivo per il futuro delle concessioni e degli operatori di questo settore così importante per il turismo e l'economia del Paese».

In commissione vi erano i più svariati emendamenti, a cominciare da quello di Deborah Bergamini, che prorogava le concessioni di 30 anni, fino alla volontà opposta, quella del Movimento 5 Stelle, che prevedeva un'immediata messa a gara. L'emendamento di Misiani, approvato, prevede in definitiva che conservino «validità i rapporti già instaurati e pendenti» in base alle attuali normative italiane, che prevedono la scadenza nel 2020.

Il sottosegretario Pier Paolo Baretta ha poi fatto sapere che una vera e propria riforma del settore dovrebbe essere avviata nel 2017. Seguono il filo logico dell'emendamento le parole di Renato Brunetta, che, additando la diretta Bolkestein come «uno schiaffo della Corte di Giustizia europea, assicura da parte sua il totale sostegno nei confronti dei titolari delle concessioni demaniali. «La propoga ora considerata illegittima - ha spiegato Brunetta - era un atto doveroso nei confronti di migliaia di imprese che hanno investito nel settore balneare, e che hanno agito secondo i termini di legge».

«Apprezziamo la concretezza e la tempestività dell’intervento - ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - che consentirà ai concessionari di affrontare la stagione estiva 2016 con un minimo di tranquillità, in attesa che venga definito il nuovo quadro normativo. Chiediamo che il recepimento delle disposizioni comunitarie tenga conto della peculiare condizione in cui versano gli alberghi. Se una struttura ricettiva balneare viene privata della possibilità di fornire ai clienti i servizi di spiaggia, l’intero modello di accoglienza viene messo in crisi con gravi ripercussioni per l’economia locale e perdita di posti di lavoro».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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