Oggi il ministro per le Politiche agricole, ambientali e forestali Maurizio Martina ha annunciato a Roma la riorganizzazione del Corpo forestale all'interno dell'arma dei Carabinieri. «Quella che nascerà sarà la polizia ambientale più forte d’Europa», perchè unirà «le forze dell’Arma dei carabinieri e del Corpo forestale dello Stato. Questo grande lavoro lo abbiamo fatto in 12 mesi. Secondo me è una grande opportunità per il Paese, per presidiare meglio alcuni settori fondamentali come l'ambiente, i boschi e le foreste e il sistema agroalimentare. Ci sono tutte le condizioni perchè questo accada e la professionalità di carabinieri e forestale garantiscono più delle mie parole il fatto che dal gennaio 2017 noi avremo davanti un grande fatto nuovo utile per l’Italia».
Credito: Gazzetta di Parma
«Tutto il personale della Forestale continuerà a svolgere esattamente le stesse funzioni che oggi assolve. Inoltre non avrà assolutamente alcuna penalizzazione sul piano della sede, delle funzioni svolte, delle progressioni di carriera»: questo invece il commento del comandante generale dell’rma dei Carabinieri,
Tullio Del Sette, che ha presentato quel processo di riorganizzazione che porterà alla nascita del Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare.
Il passaggio coinvolgerà ben 7mila uomini specializzati, e prevede un decreto legislativo, le cui misure permetteranno di risparmiare fino a 100 milioni di euro in 3 anni. «Sul piano logistico, infrastrutturale, dei mezzi e dei servizi - ha assicurato Del Sette - è chiaro immaginare che ci saranno una serie di sinergie, che consentiranno di ridurre sensibilmente i costi». Ancora in fase di individuazione sono le divise dei forestali, «ma è chiaro - ha precisato il comandante - che alla fine dovranno essere riconoscibili come Carabinieri forestali, cioè Carabinieri con una chiara indicazione della loro specialità».