Il gruppo italiano torna a concentrarsi sugli alcolici: infatti dopo l'acquisizione del Grand Marnier inserisce ora nel suo portafoglio un cognac premium, un altro marchio francese.
L'accordo, per acquisire Bisquit Dubouchè, è stato siglato con il gruppo sudafricano Distell. La società, proprietaria del brand Bisquit Cognac, è un produttore di cognac con sede nell'omonima città francese. Il corrispettivo totale dell'operazione è pari a 52,5 milioni di euro, tolti i consueti meccanismi di aggiustamento prezzo.
(foto: WomenStuff)
Campari, fondato nel 1860 da Davide Campari a Milano, in una nota sottolinea che il business acquisito include le giacenze, in particolare lo stock in maturazione valutato 33 milioni di euro, i marchi, oltre agli impianti produttivi, quali i magazzini per l'invecchiamento, le cantine di miscelazione e le linee di imbottigliamento. Il closing dell'operazione è previsto durante il primo trimestre 2018.
Campari sta prendendo una direzione chiara insomma, vale a dire una semplificazione dell'offerta, che prevede una maggior concentrazione sul
settore dei "premium spirits" e, dall'altra parte, un distanziamento da altre attività: in questo senso si ricordi la vendita di
Lemonsoda alla danese Royal Unibrew, nonché l'uscita dal mondo dei vini con la cessione dei
vini fermi Château de Sancerre a Maison Ackerman e la precedenti cessioni del
brand cileno Lapostolle e dei
vini Sella & Mosca e Teruzzi & Puthod a Terra Moretti.
Il ceo di Campari,
Bob Kunze-Concewitz, ha commentato così l'ultima operazione: «Siamo molto soddisfatti dell’acquisizione di Bisquit Cognac, che rappresenta per noi un’opportunità diespandere la nostra offerta nella categoria del cognac premium in forte crescita. Grazie al marchio super premium Bisquit Cognac e alla sua forte eredità, potenziamo la nostra offerta di brand premium di proprietà, ottenendo un mix di prodotti più ricco».