L'azienda viterbese, guidata da Mauro Agostini, esalta le potenzialità del territorio del Lazio producendo, come tradizione vuole, vini, carni e salumi, miele e oli d'oliva biologici.
Si comincia dalle carni, trasformate in salumi artigianali con lavorazione interamente manuale. A occuparnese è
Fabrizio Nocci.
Fabrizio Nocci
Tra le produzioni spiccano il prosciutto di Mangalitza, eccellenza nella guida Grandi Salumi del Gambero Rosso, il Salame schiacciata, ma anche la coppa e la corona casereccia. «Abbiamo anche un prodotto nuovo - spiega Fabrizio - un salame 100% di pecora».
Notevole e varia anche la produzione vitivinicola: 15 ettari di suolo vitato all'interno della tenuta, lavoro anche in questo caso svolto scrupolosamente a mano, e raccontatoci dal responsabile di vigna e cantina
Daniel Eigenheer: «Abbiamo uno spumante, un bianco, un rosato e cinque vini rossi, tutti in biologico». Curiosità, i nomi delle etichette non sono casuali, ma legati a personaggi della letteratura tedesca che, come i proprietari dell'azienda, amavano l'Italia.
Da Filippo, un Igt Lazio Bianco, passando per i rossi Faustina, Maddalena, Letizia, Eleonora, fino allo spumante Lorenzo, le bollicine di Villa Caviciana. Spicca il Tadzio, 100% Aleatico, rosato. Elegante al primo impatto col naso, sprigiona intensi sì ma delicati allo stesso tempo sentori floreali, che si riversano poi in un palato dalla nobile avvolgenza, per poi chiudersi lentamente - una buona persistenza.
Fanno la loro parte in azienda anche gli oli: «Facciamo un olio Dop Tuscia - conclude Fabrizio - di oliva Caninese», dal colore verde smeraldo con riflessi dorati, un gusto equilibrato e un retrogusto di amaro e piccante, «e un blend», prodotto con le varietà Frantoio, Leccino, Pendolino e Moraiolo; «ogni quattro ore moliniamo le nostre olive per avere la qualità migliore».
Per informazioni:
www.villacaviciana.it