Nel profondo Nord Est, è abitudine andare in Slovenia a far le terme. In inverno a sciare, in primavera in barca, in estate al mare e in autunno alle terme. Tutti cercano di seguire questa scaletta.
Tra le tante terme slovene, molto spesso, vado in quelle di proprietà della Società Krka. Un colosso dell’industria medicinale che possiede ben 5 siti di alberghi termali. Šmarješke Toplice, Dolenjske Toplice, Strunjan, Novo Mesto e Otocec. A parte Stunjan (Strugnano) che è a 2 passi dal confine italiano di Trieste, tutti gli altri siti sono nella splendida, e poco conosciuta, regione della Dolenjska o Bassa Carniola.
È esattamente al centro della Slovenia, percorsa dall’autostrada che da Lubiana porta a Zagabria e attraversata dal fiume Krka. In realtà dovrei scrivere “dalla fiume Krka” perché il sloveno tutti i fiumi sono di genere femminile. Dicevo della regione il cui dolce paesaggio è contrassegnato da verdi prati adagiati su morbide colline, generosi vigneti da cui si ricavano ottimi vini, una misurata quantità di alberi da frutto in particolare mele, estesi boschi con resti di foreste vergini antichissime con alberi che superano i 50 metri di altezza, verdi fiumi che scorrono placidi ma in certi punti a regime torrentizio con ottime trote, sorgenti sotterrane di acque calde e città accoglienti con un ricco patrimonio culturale.
Immerso in questa bucolica natura incontaminata, su un isolotto in mezzo al fiume Krka, sorge uno degli alberghi più affascinanti di tutta la Slovenia, l’
Hotel Grad Otocec di proprietà dello stato Sloveno dato in gestione alla Società Krka da qualche anno. Un cinque stelle membro della prestigiosa associazione di hotel e ristoranti Relais & Châteaux. Il castello costruito nel XIII secolo, unico castello sull’acqua in Slovenia, gode di un panorama unico e di un accogliente ristorante rinascimentale dove i cuochi del castello riescono a creare dei piatti di grande impatto utilizzando, però, quasi esclusivamente ingredienti della regione intrecciando i moderni trend culinari alla particolarità etnologiche e alla tradizione. Da scegliere sicuramente il menu degustazione, al prezzo di 75 euro, vini esclusi.
La Tatare di cervo, merletto di parmigiano e purè di sedano, marmellata di cipolla rossa, scalogno marinato con aceto di mele e barbabietola e maionese all'olio d'oliva è superba se abbinata al Rosè da uve Cabernet Franc di Babic.
Tatare di cervo, merletto di parmigiano e purè di sedano, marmellata di cipolla rossa, scalogno marinato con aceto di mele e barbabietola e maionese all'olio d'oliva
Intrigante la Vellutata di finocchio con yogurt e trota affumicata fritta in pasta sfoglia abbinata a una Ribolla del Brda.
Vellutata di finocchio con yogurt e trota affumicata fritta in pasta sfoglia
Leggermente squilibrato la Polpa di granchio reale, purè di carote con zenzero e maionese agli agrumi.
Ci vuole proprio il Sorbetto al gin tonic per rinfrescare il palato e prepararlo alla Costata di manzo alla brace con patate in tre modi diversi, verdura e riduzione al vino rosso abbinata al Duet Lex 2013 di Edi Simcic, sempre del Brda.
Costata di manzo alla brace con patate in tre modi diversi, verdura e riduzione al vino rosso
Irresistibile il Pecorino stagionato con marmellata di prugne prima del pudding con lavanda e more accompagnato da fichi a spicchio e gelato di fichi sposato con un cognac della cantina Vipava del 1972.
Pecorino stagionato con marmellata di prugne prima del pudding con lavanda e more accompagnato da fichi a spicchio e gelato di fichi
Per gli amanti del golf a pochi passi c’è un ottimo campo a 18 buche e 72 par, su 75 ettari progettato, secondo gli standard più moderni, da due famosi architetti, lo sloveno Peter Škofic e il britannico Howard Swan.
Per informazioni:
www.grad-otocec.com