Il clima equilibrato di quest’anno, che ha regalato una primavera fresca e un’estate non torrida, ha contribuito ad esaltare le caratteristiche uniche del vino: l’aroma agrumato, la sapidità e la struttura.
Sarà un’annata d’oro quella dell’Asolo Prosecco Superiore Docg 2018 firmato Montelvini. Fin dall’inizio della vendemmia - spiega l’enologo Stefano Nandi - le uve si sono dimostrate belle, sane, con grappoli praticamente perfetti. La cantina simbolo dell’Asolo Prosecco Superiore Docg si appresta, quindi, a regalarci un’ottima annata: quelli prodotti ad Asolo, uno dei borghi più belli della provincia di Treviso, sono prosecchi con una forte personalità, che si distinguono dagli altri e che oggi, grazie a un nuovo metodo di spumantizzazione e una vendemmia a regola d’arte, sorprendono ancor più per l’eleganza e il perlage.
In queste ultime settimane, infatti, Montelvini ha chiuso la vendemmia 2018, un rito che l’azienda compie da più di 130 anni assieme ai viticoltori del territorio, con i quali ha collaborazioni ultradecennali, tramandate spesso di generazione in generazione, grazie a un rapporto di correttezza e fiducia consolidate nel tempo. «Negli ultimi anni - afferma
Alberto Serena, amministratore delegato di Montelvini - abbiamo coinvolto i viticoltori in un processo virtuoso di graduale e costante innalzamento qualitativo della produzione, anche attraverso consulenze tecniche sulla conduzione dei vigneti e assistenza sul campo». Una raccolta effettuata nella maggior parte dei casi a mano, con un’attenzione elevatissima alla qualità dei grappoli, deposti con cura nelle cassette.
Alberto Serena
Un impegno, quello portato avanti dall’azienda di Asolo, che ha contribuito a consolidare il crescente interesse per il Prosecco d’eccellenza italiana anche oltre i confini nazionali: un successo che riconosce il giusto valore a un prodotto che nasce dal rigoroso rispetto del disciplinare più severo tra quelli del Prosecco e premia lo strettissimo legame di Montelvini con il proprio territorio.
Montelvini è una realtà aziendale tra le più dinamiche nella promozione di questa denominazione, come dimostra anche l’ultimo progetto, quello del recupero dell’antico “Vigneto Ritrovato”, l’unico nel centro di Asolo, in collaborazione con il CREA-VE (Centro di ricerca per la viticoltura e l’enologia) alla scoperta delle radici dell’Asolo Prosecco Docg. All’inizio del 2019, sarà impiantato un clone di Glera tipico dell’area, il clone Asolo, appunto, quasi scomparso perché poco produttivo ma caratterizzato da una spiccata acidità e sapidità.
Per informazioni:
www.montelvini.it