L’Italia è il quinto Paese per esportazioni di cioccolato. Grazie alla creatività dei nostri professionisti della pasticceria, che sanno come valorizzare la materia prima, stiamo tenendo alto il brand Made in Italy.
L’Italia è il quinto Paese per export di cioccolato, con una quota mondiale del 6,1%, per un valore di poco meno di 2 miliardi di dollari. L’associazione europea dei cioccolatai riporta dati in crescita per la produzione di questo prodotto e la sua lavorazione sul territorio dell’Unione. Tra i mercati più appetibili sicuramente ci sono quelli del Medio Oriente, che solo nel 2016 hanno registrato più di mezzo miliardo di dollari di import di cioccolato. Il Medio Oriente è sicuramente uno scenario molto interessante.
Esportare il Made in Italy significa esportare le materie prime utilizzate nelle nostre pasticcerie, ma la differenza, da un punto di vista competitivo, è tutta in mano alla tecnica italiana di lavorare la materia prima, combinarla e valorizzarla al massimo.
La pasticceria, e noi di Conpait (Confederazione pasticceri italiani) lo stiamo già iniziando a fare, deve aprirsi a strategie di marketing che prevedano un training specifico del personale. Il nostro obiettivo principale non è quello di esportare il prodotto nostrano, ma affermare una cultura di lavorazione e di consumo all’italiana.
Per preservare il sourcing made in Italy è necessario lavorare a stretto contatto con gli artigiani che operano con le eccellenze gastronomiche del nostro Paese. Bisogna utilizzare i migliori ingredienti e lavorarli con cura, rispettando le caratteristiche per valorizzarne qualità e identità. L’integrazione a monte della filiera è una grande opportunità per esportare la qualità della lavorazione e l’expertise dei cioccolatieri italiani.