In una società fatta di immediatezza, dove schiacciare un pulsante ti basta per avere subito ciò che vuoi, sono da tenere ancora più strette quelle conquiste ottenute con pazienza ed impegno quotidiano.
Un giorno al computer mentre utilizzavo la “rete”, mi si chiedeva di “cliccare” su un pulsante apparso nella schermata per procedere nella mia navigazione. Immediatamente, nella mia mente, una riflessione: quella in cui viviamo oggi è ridicolamente una “società-pulsante”.
Siamo abituati a pigiare in continuazione bottoni, tasti ed interruttori per accedere qualcosa o avere subito tutto ciò che desideriamo (beh... quasi tutto). C’è il pulsante del telecomando, il pulsante del registratore, il pulsante della luce, il pulsante della macchinetta del caffè, il pulsante “mi piace” dei social e chi più ne ha, più ne metta.
Sembrerà strano, ma nel nostro inconscio la “cosa” ci gratifica, e se quel gesto non risponde alla nostra aspettativa, ci infastidiamo: insomma, siamo stati addestrati ad avere appagamenti immediati e che possono arrivare istantaneamente premendo un semplice... pulsante!
Peccato che quello per la realizzazione del successo nessuno l'ha ancora inventato. Concretizzare i propri obiettivi richiede ancora pazienza e un percorso fatto di tante piccole azioni, e soprattutto giorno dopo giorno. Queste piccole azioni, se prese singolarmente, possono apparire forse insignificanti, eppure, compierle quotidianamente può fare un’enorme differenza.
È ciò che la nuova
Federazione italiana cuochi sta facendo tutti i giorni, nella sua sede di Roma, con tutto il suo apparato di segreteria, con le sue Associazioni territoriali e le loro rispettive dirigenze e i rispettivi tesserati. Azioni continue e costanti che hanno prodotto una nuova immagine di ente, più vicina ai suoi associati, più a contatto con gli enti ed amministrazioni pubbliche, più rispondente alle esigenze di tutta una intera categoria lavorativa, che sino ad ora era vissuta, quasi sempre, nell’ombra silente di un frenetico e convulso ambiente di cucina.
Tanti i traguardi ottenuti in questi quattro anni, a beneficio diretto del socio, così come di altre entità correlate alle attività produttive e amministrative del nostro Paese e del “sistema Italia”. Per citare solo le ultime, le firme da parte della Fic di “Protocolli di intesa” con il ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del Turismo prima, e con la Coldiretti poi, che prevedono una serie di iniziative congiunte per la promozione dei prodotti alimentari e della cucina 100% made in Italy, riconoscendo ai cuochi (e al nostro ente) quel ruolo sociale ed economico che compete e gli spetta.
Schiacciare un bottone ed avere “metaforicamente” quella gratificazione immediata che può darci un piacere momentaneo è nulla, a confronto di maggiori e dei più importanti risultati ottenuti attraverso la pazienza, la determinazione e l’impegno quotidiano del proprio lavoro, atti a farci ottenere risultati al di là delle nostre più rosee aspettative, siatene certi, parola di presidente.