Gianfranco Soldera, uno dei più conosciuti produttori di Brunello di Montalcino, è morto a Montalcino, in provincia di Siena, per un malore, in seguito a un incidente stradale avvenuto nei pressi delle sue vigne.
Ottantadue anni, originario di Treviso,
Gianfranco Soldera era senz’altro tra i produttori affermati e riconosciuti al mondo di Brunello. Al suo nome e a quello della sua azienda Case Basse sono legate alcune storiche riserve di Brunello: Soldera negli anni '70 passò dall'impegno nel mondo della finanza milanese a quello nel mondo del vino.
Gianfranco Soldera (foto Ansa)
Il suo primo vino risale alla vendemmia del 1975, mentre il primo Brunello uscì nel 1982. Nel 2012, la cantina di Soldera fu al centro di un increscioso fatto di cronaca: cinque anni di produzione destinato a diventare Brunello (600 ettolitri di vino), furono versati nelle fogne. Le indagini permisero di risalire al responsabile, un ex dipendente della cantina, con il quale Soldera aveva avuto qualche discussione, che fu condannato a 4 anni di reclusione. Da allora, Soldera decise di lasciare il Consorzio del Brunello. Due giorni fa il tragico incidente; Soldera è finito con la sua auto in un fosso: estratto vivo dalle lamiere, è morto poco dopo per un malore.
«Ci lascia un vuoto immenso – ha commentato il presidente del Consorzio,
Patrizio Cencioni - Una figura che non ha bisogno di tante parole e che resterà simbolo non solo per Montalcino ma per tutto il mondo enologico».