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Uvae, nuovi orizzonti per OnestiGroup

 
08 aprile 2019 | 17:54

Uvae, nuovi orizzonti per OnestiGroup

08 aprile 2019 | 17:54
 

Uvae” è il catalogo di OnestiGroup dedicato ai vini, un progetto nato 2 anni fa per rispondere alla domanda crescente di un assortimento più articolato e specializzato per ristoratori e bartender.

La cosa bella di questi ultimi 10-15 anni di storia enogastronomica è che l’asticella di cultura e ricerca qualitativa si è alzata parecchio. Nel mondo dei bar e dei ristoranti la parola d’ordine di questi anni è “specializzazione”, il che prevede un’offerta meno generalista e sempre più studiata: gli esercenti risultano essere decisamente più attenti e preparati in materia e questo aspetto li rende attori di spicco nella filiera distributiva.

(Uvae, nuovi orizzonti per OnestiGroup)

È in risposta a questo scenario che si osserva un piacevole fermento anche dal punto di vista dell’offerta distributiva, le cosiddette “distribuzioni”, fornitori che si orientano a trovare soluzioni ai problemi di magazzino e si propongono anche come veri e propri selezionatori oltre che partner.

Nel contesto dei distributori “esclusivisti”, OnestiGroup è una delle realtà più affermate su scala nazionale, lo è da anni nel mondo degli spirits e in occasione del prossimo Vinitaly festeggerà 2 anni dalla nascita del progetto vini. «Allora sì che era un progetto e anche se, parafrasando un celebre spot pubblicitario, oggi mi verrebbe da definirlo una solida realtà, continuo a chiamarlo progetto perché mi piace l’idea che non ci debba essere un punto di arrivo nel percorso della selezione, della ricerca e della cura dei particolari», dice Nicola Carlevaris, responsabile vini di OnestiGroup che ha seguito il progetto fin dalla sua nascita.

(Uvae, nuovi orizzonti per OnestiGroup)

La scelta di OnestiGroup di specializzarsi nel mondo del vino è supportata dai numeri presentati da Iri. Si evidenzia infatti una crescente importanza nel canale della distribuzione bevande che, con un giro d’affari 2018 stimato di 3,4 miliardi di euro (+4,6 % rispetto al 2017), vede il vino crescere in maniera molto importante con un +11,9% rispetto all’anno precedente. Secondo l’analisi Iri, il numero medio di referenze trattate dai distributori in ambito vini e spumanti è cresciuto in un anno di ben 47 unità, segno che anche questo canale ha seguito il trend di crescente richiesta di allargare la scelta in termini di assortimento.

Oltre agli alti standard qualitativi, per OnestiGroup le regole per la selezione dei vini sono poche e semplici: solo produttori che svolgono internamente l’intera filiera e solo etichette originali delle cantine. Sono escluse le private label. Il portafoglio vini in esclusiva di OnestiGroup ad oggi conta 13 produttori ed è destinato a crescere, ma l’offerta è già molto interessante e articolata. Sono due, sinora, le novità del 2019 presentate alla convention nazionale OnestiGroup svoltasi a Milano lo scorso febbraio.

(Uvae, nuovi orizzonti per OnestiGroup)

La cantina Buglioni è un importante tassello per il mosaico dei vini OnestiGroup. Situata a San Pietro in Cariano, nel cuore della Valpolicella classica, conta 50 ettari vitati in zona più altri 3 sulle sponde del lago di Garda, volti alla produzione di Lugana. I vini di Buglioni non si distinguono solo per i loro nomi originali (provate a chiedere a Mariano Buglioni perché ha chiamato il suo Ripasso “Bugiardo”), ma soprattutto per una chiara filosofia produttiva: vini “dall’alto tasso di bevibilità”, niente barrique, solo botti grandi e mai di primo passaggio. Provare per credere!

Domaine Bouché è l’altra importante novità in casa “Uvae”: una cantina della Linguadoca, nel sud della Francia, che produce - tra gli altri - il più antico metodo Classico della storia, la leggendaria Blanquette de Limoux, la cui nascita viene datata 1531 e attribuita ai monaci benedettini dell’Abbazia di Saint-Hilaire. Bouché è una cantina di tradizione, nata a inizio XX secolo e giunta oggi alla quarta generazione.

Tra i partner “storici” ricordiamo: Castello di Meleto, suggestiva realtà nel cuore del Chianti Classico, dove il Sangiovese trova una delle sue maggiori espressioni; Casavecchia, tradizione allo stato puro nel cuore delle Langhe; Kupelwieser, azienda altoatesina nata nel 1878; Neno Produttori d’Elite, una cantina-boutique di montagna che produce spumanti Trentodoc; Madonna Nera a Montalcino, che produce un accattivante Brunello; mentre più a nord, sulla via dei Grandi Cru d’Alsazia, la famiglia Fuchs si dedica ai propri vigneti in conduzione biologica.

(Uvae, nuovi orizzonti per OnestiGroup)

Nino Gandolfo si trova invece a Salemi, nel cuore della Sicilia occidentale: qui produce vini che riflettono la sua terra, dove la passione non rinuncia mai all’eleganza. Gandolfo ha da poco presentato la sua ultima novità: il Catarratto in purezza che promette di farci passare una grandiosa estate insieme a un’altra novità che verrà presentata a Vinitaly, dove le cantine Gandolfo e Buglioni allestiranno uno spazio all’interno dello stand di OnestiGroup.

(Uvae, nuovi orizzonti per OnestiGroup)

Infine, a coronamento di una collaborazione pluriennale, lo stand OnestiGroup dedicherà ampio spazio a Vermouth, Gin e Bitter “Del Professore”, brand ispirato a Jerry Thomas, il leggendario bartender americano che nella seconda metà dell’800 diede impulso all’arte della miscelazione. Da qui la Distilleria Quaglia, in collaborazione con lo chef Federico Ricatto, sul progetto dei ragazzi del “Jerry Thomas Speakeasy” di Roma ha creato una linea di distillati dal carattere unico e artigianale.

(Uvae, nuovi orizzonti per OnestiGroup)

Il focus sulla specializzazione, anche quella degli esercenti stessi, è quindi già parte integrante della strategia perseguita dal Gruppo e si applica a tutte le categorie di bevande, a maggior ragione quando si parla di un vino complesso e articolato come lo champagne. OnestiGroup da oltre 10 anni vanta in portafoglio una marca premium di bollicine francesi come Collet, la più antica società di produttori di Champagne. Fondata nel 1921, con sede ad Aÿ, nel cuore della Champagne su un territorio classificato Grand Cru, gli champagne Collet sono ormai universalmente riconosciuti di alta gastronomia.

Il percorso di formazione diretto ai titolari di locali e ristoranti, intrapreso dal personale marketing e commerciale dell’azienda emiliana, mira a trasmettere informazioni specifiche relative per esempio all’uvaggio o all’invecchiamento delle differenti Cuvée, al migliore momento di consumo e all’abbinamento con i piatti. Onesti Group, nell’ultimo biennio, ha implementato questa strategia proprio in riferimento a Champagne Collet, brand che in Italia ottiene i maggiori riscontri sulle vendite con il classico Brut, con Extra-Brut e con Blanc de Noirs.

Appare chiaro che, come confermato da Lorenzo Bianchi, responsabile vendite esclusive, «l’azienda crede fermamente nel progetto Uvae», e l’obiettivo è incrementare la distribuzione nell’Horeca. A supporto della strategia del Gruppo, nei prossimi mesi saranno implementati importanti progetti di comunicazione, on-line e off-line, coordinati da Laura Vacchelli, responsabile comunicazione corporate.

In virtù delle scelte strategiche delineate, la prossima edizione di Vinitaly diverrà per la nota azienda nel settore beverage un palcoscenico irrinunciabile dove elementi d’innovazione e storiche collaborazioni coesisteranno all’interno di spazio espositivo moderno e accogliente in cui l’ospite avrà modo di approfondire la conoscenza delle peculiarità legate ad ogni singola etichetta presente.

Gli obiettivi ambiziosi, volti a perseguire una crescita nell’Horeca, saranno supportati e incentivati da un team di persone davvero motivate a investire nel brand OnestiGroup. Parola di Andrea Onesti, titolare dell’azienda che conferma la volontà di intraprendere un percorso di radicale cambiamento pur mantenendo ben saldi i valori della famiglia Onesti: lealtà, trasparenza e rispetto.

Vinitaly 7-10 aprile - Pad. 8 stand F3

Per informazioni: onestigroup.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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