Giovani promettenti, cuochi di talento, iniziative su iniziative, delegati regionali e chef che da sempre credono nella nostra associazione. Tutti questi temi sono il motivo del successo di Euro-Toques.
I momenti passati ad Artimino in occasione dell’11° Premio Italia a Tavola hanno fornito complessivamente, secondo me, quattro grandi spunti di riflessione per un’associazione “viva” come la nostra. Innanzitutto, i giovani. Un pilastro fondamentale per Euro-Toques: loro sono il futuro della nostra cucina; un futuro roseo, lo definirei, visto il successo della cena di gala dell’associazione, coordinata da Fabio Silva, ma realizzata dai soci under 35, i quali hanno dimostrato non solo talento e abilità, ma anche professionalità nella gestione della serata e negli abbinamenti.
Il secondo macrotema, credo tra i più rilevanti, è la crescita dell’associazione, sotto due diversi punti di vista. Certo quantitativamente, visto che Euro-Toques ha tagliato il traguardo dei 300 associati, incrementando sempre più velocemente le sue fila - a dimostrarlo le edizioni della Guida ufficiale, anno per anno. Tuttavia l’aspetto di crescita che più vorrei rimarcare è quello qualitativo: con sempre più cuochi desiderosi di entrare a far parte della nostra realtà, io, il consiglio direttivo e i delegati regionali siamo obbligati a fare delle scelte per mantenere alto il livello di Euro-Toques. La garanzia di qualità che ne deriva si è vista durante la cena di gala di Italia a Tavola ad Artimino, quando molti dei cuochi stellati e bistellati presenti erano soci dell’associazione, la quale - è bene ricordarlo - è l’unica ad avere tutti i tristellati italiani (anche quelli all’estero).
Il terzo spunto mi è stato fornito principalmente dall’assemblea nazionale. Tutto il consiglio direttivo, insieme ai soci, ha voluto tirare le somme sia del bilancio 2018 - positivo - sia di uno degli aspetti più importanti per l’associazione, gli eventi. Proprio questi dimostrano il dinamismo che contraddistingue Euro-Toques: più di 50 le iniziative svolte durante l’anno passato, molte delle quali, riuscite, verranno riprese nel corso del 2019.
Quarto ed ultimo tema sul quale desidero tornare è quello del ruolo del delegato regionale, che i nostri “rappresentanti” in tutta Italia stanno prendendo sul serio, facilitando innanzitutto il contatto tra la direzione e il singolo associato, aiutando nell’inserimento dei nuovi chef in Euro-Toques, promuovendo iniziative e portando alto il nome della Cucina italiana e i valori che da sempre la nostra associazione garantisce.
In pochi giorni siamo riusciti, insomma, a tracciare una mappa più che sana di una realtà costantemente in crescita. Delegati, new entry e giovani sicuramente fanno la loro parte in questo, ma mai bisogna dimenticare chi è con noi da tanto tempo, chi nella nostra associazione ha sempre creduto. Mi riferisco a soci come Matteo Sangiovanni, che con i cuochi del Team Costa del Cilento - Euro-Toques ha realizzato il light lunch conclusivo dell’evento ad Artimino, dimostrando come le materie prime e le tradizioni del proprio territorio, grazie all’abilità e ai valori di noi membri Euro-Toques, possano diventare alta Cucina italiana.