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La birra artigianale in Puglia si fa strada con tenacia

Una terra prima dominata dalla presenza dei grandi brand internazionali, oggi sempre di più lascia uno spazio di rilievo alle produzioni artigianali del territorio. Nascono così chicche brassicole, locali di spillatura con prodotti solo della zona e, dulcis in fundo, corsi dedicati alla conoscenza del prodotto.

di Giovanni Angelucci
01 giugno 2019 | 09:13
La birra artigianale in Puglia 
si fa strada con tenacia
La birra artigianale in Puglia 
si fa strada con tenacia

La birra artigianale in Puglia si fa strada con tenacia

Una terra prima dominata dalla presenza dei grandi brand internazionali, oggi sempre di più lascia uno spazio di rilievo alle produzioni artigianali del territorio. Nascono così chicche brassicole, locali di spillatura con prodotti solo della zona e, dulcis in fundo, corsi dedicati alla conoscenza del prodotto.

di Giovanni Angelucci
01 giugno 2019 | 09:13
 

Una terra prima dominata dalla presenza dei grandi brand internazionali, oggi sempre di più lascia uno spazio di rilievo alle produzioni artigianali del territorio. Nascono così chicche brassicole, locali di spillatura con prodotti solo della zona e, dulcis in fundo, corsi dedicati alla conoscenza del prodotto.

Il nostro itinerario brassicolo continua e dal Lazio scendiamo verso sud arrivando nella lunga e variopinta Puglia. Qui ci attende Manila Benedetto, classe '81, appassionata di enogastronomia da sempre: si occupa di comunicazione enogastronomica, è degustatrice di vino, olio, salumi, cioccolato, la sua grande passione è la birra. Unionbirrai Beer Taster, referente Ubt per Puglia, Basilicata e Sicilia, docente per Unionbirrai e giudice in concorsi internazionali, docente nei Master of Food Birra e curatrice per la Puglia e Basilicata della guida “Birre d’Italia” Slow Food. Insomma chi meglio di lei può fornirci una panoramica birraria sulla sua regione?

Manila Benedetto (La birra artigianale in Puglia si fa strada con tenacia)
Manila Benedetto

Una fotografia della birra in Puglia, la sua evoluzione negli anni
La Puglia, terra vocata al vino, ha accolto con positiva curiosità l’avvento della birra artigianale. Uno dei birrifici pionieri del movimento, Birrificio Svevo, nasce nel 2002 nella città di Bari, dando dimostrazione di qualità di prodotto e di resilienza, in una realtà invasa da birre industriali. Dal 2002 ad oggi il mondo brassicolo pugliese è in continua crescita, con nuove aperture di piccoli e medi birrifici e la nascita di nuovi interessanti progetti di beerfirm. I consumi della birra artigianale sono in aumento, seppur restino una nicchia, al pari del consumo nazionale, ma è ormai normale vedere bottiglie di birra artigianale dalle piccole pizzerie fino ai ristoranti stellati. Nascono anche nuovi pub indipendenti, in cui si spilla solo birra pugliese. Interessante è l’evoluzione della parte culturale, con un aumento notevole di eventi, serate e corsi dedicati alla birra artigianale. Ultimo nato il festival A Sud, che si svolgerà a Conversano (Ba) dal 28 al 30 giugno e vedrà coinvolti 30 birrifici tra Puglia e tutto il Sud (Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia) e i publican indipendenti; mentre a novembre è in programma una fiera di settore, Beer Expo, dal 9 al 12 in Fiera del Levante. Non c’è provincia della regione che non abbia una realtà brassicola del territorio. Interessante, nel trend positivo di produzione, anche la capacità dei birrai pugliesi di voler integrare spesso il territorio, sia inserendo ingredienti caratterizzanti e tipici, sia coinvolgendo i consumatori: sono tanti i birrifici che hanno deciso di aprire una loro tap room, e tutti i brand, sia birrifici che beerfirm, organizzano momenti di cultura e degustazione.

foto: Rebeers (La birra artigianale in Puglia si fa strada con tenacia)
foto: Rebeers

Volendo tracciare un itinerario brassicolo in Puglia, quali sono le tappe imperdibili?
Contiamo davvero un gran numero di birrifici che meriterebbero di essere visitati ed assaggiati, ed è davvero difficile definire un percorso senza far torto a nessuno. Quindi cito i birrifici che per età e tipologie di produzioni hanno segnato la storia della birra in Puglia. Partendo dal nord: Decimoprimo a Trinitapoli (birraio Michele Cognetti) di cui citerei soprattutto la linea Supertramp con fermentazioni spontanee in botte ed uso di frutta; Birrificio Svevo a Bari (birraio Vito Lisco) la cui “mano del birraio” è tra le più riconoscibili della regione, è lui il pioniere nella creazione della prima sour e della prima oud bruin pugliesi. Birranova a Triggianello (birraio Donato Di Palma), produttore di birre sempre di ottima beva e premiato nei maggiori concorsi, nonché produttore della Gose con acqua del mar Adriatico; Gruit a Brindisi (birraio Carlo Ancona) con birre franche e beverine; B94 a Lecce (birraio Raffaele Longo) che è stato tra i primi ad integrare il territorio con la sua Malagrika alla cotognata. A questi consiglio di aggiungere un birraio che ha segnato la via nella provincia di Foggia, Michele Solimando, che dopo anni come socio del birrificio Ebers ha lanciato nel 2017 il suo nuovo brand Rebeers creando anche una filiera agricola interna che gli consente di produrre la maggior parte delle materie prime utilizzate, luppoli compresi. Mi sento di voler segnalare anche tre belle realtà che vedono le donne protagoniste della produzione: Eclipse di Vittoria Ancona (da provare la Sunset blanche), Birrificio Bari di Paola Sorrentino (da provare la San Nicola 1087 con caffè) e Aleph di Rossella Orsini (da provare la White Ipa).

foto: Rebeers (La birra artigianale in Puglia si fa strada con tenacia)
foto: Rebeers

Birre pugliesi assolutamente da assaggiare?
Tante. Oltre quelle che ho già citato in riferimento all’itinerario birraio, ci sono birre da provare per le loro caratteristiche di bevibilità e interpretazione dello stile di riferimento, come la A Sante, la stout di Malatesta; Wolowitz, una incredibile grodziskie di Lieviteria; la M22, maibock di Caput Ursi; la Galetta, ispirata alla steam beer di Daniel’s; la Menella, neipa di Baff; tutta la linea Tiki Beer dedicata al luppolo de I Peuceti. Birre che raccontano il territorio, anche, come la Bianca del Gargano di Birra del Gargano con gli agrumi della zona o la Comare di Birrificio degli Ostuni (erbe dell’Alta Murgia). Infine tocchi di creatività riusciti in maniera ottima come la Marjas Trail con la canapa di Old476 e la birra al pane raffermo di Skipa bread Beer. In Puglia abbiamo anche due birrifici sociali, che reintegrano al lavoro persone con disabilità mentale: Sbam di Poggiorsini (suggerisco di provare la Tenace session apa) e Teste Calde (provate la brown ale, Tostata).

foto: Rebeers (La birra artigianale in Puglia si fa strada con tenacia)
foto: Rebeers

Pub e mescita? Come è messa la regione?
Intorno al 2012-2013, mentre i birrifici crescevano di numero, i pub indipendenti stentavano a svilupparsi. Solo alcune piccole realtà sono riuscite a nascere, come il BlueBeat a Lecce, che resta l’unica vera birreria della regione, un luogo dove l'obiettivo principale è bere ottima birra mentre il cibo - come nella tradizione dell'Europa brassicola - non è previsto. Dal 2015 la storia cambia e i pub indipendenti che spillano solo birra artigianale iniziano ad aumentare, per arrivare oggi ad avere quasi un pub in ogni cittadina. Oltre al BlueBeat da visitare, se si vogliono provare birre artigianali italiane e pugliesi, il Prophet a Lecce, La Tana del Luppolo a Monopoli, Il Mugnaio ed il Tabir a Taranto, BurBeero - che spilla solo artigianali pugliesi - a Bari, dove segnalo anche Windigo, e ancora Bellinfusto a Ostuni, Macondo a Modugno, Fratelli di Pinta a Martina Franca, Oi a Putignano (solo mescita), Attenti al Luppolo a Noci. Una realtà che ha fatto scuola con le sue 30 spine è il Pecora Nera a Cassano, che però ad oggi ha scelto di dare più spazio alle produzioni straniere.

foto: Rebeers (La birra artigianale in Puglia si fa strada con tenacia)
foto: Rebeers

Considerazioni
La Puglia della birra, inoltre, sta arrivando anche nelle sedi istituzionali di formazione. Corsi di degustazione inseriti in programmi universitari, nonché partnership di realtà come Unionbirrai con enti come l’Its Agroalimentare ed altri istituti di formazione secondaria. Anche negli istituti alberghieri e industriali spesso si organizzano corsi dedicati alla conoscenza del prodotto e alla sua produzione. Non ultima è l’istituzione della figura professionale del birraio voluta dalla Regione Puglia, circa la quale presto nasceranno dei veri e propri corsi professionalizzanti con riconoscimento del titolo. Insomma, in una regione che era dominata dalla presenza dei grandi brand industriali (con importanti sedi di produzione tra Bari e Taranto), il movimento delle birre artigianali sta cercando di farsi strada con tenacia, dimostrando come il “support your local brewery” non è solo un detto americano, ma può diventare un pugliesissimo “mé scià, bevi birra pugliese, sostieni l’economia regionale”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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