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“Indipendente e artigianale” Unionbirrai presenta il suo marchio

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
24 settembre 2019 | 10:50

“Indipendente e artigianale” Unionbirrai presenta il suo marchio

di Gabriele Ancona
vicedirettore
24 settembre 2019 | 10:50
 

Il simbolo, già apponibile su bottiglie e imballaggi, è stato presentato al Birrificio Lambrate di Milano dal presidente Vittorio Ferraris, che ha annunciato un’iniziativa analoga anche per i pub .

«Il marchio - ha spiegato Vittorio Ferraris - assicura innanzitutto le caratteristiche di indipendenza del produttore e di artigianalità del prodotto. L’esigenza è nata dall'incremento nel numero di produttori che c’è stato negli ultimi anni. Una crescita e un successo sul mercato italiano che ha spinto i grandi marchi industriali a realizzare prodotti molto simili alle birre artigianali o ad acquistare alcuni birrifici, che quindi non sono più indipendenti. Questo simbolo ci consente di informare correttamente il consumatore, garantendo ai veri produttori artigianali il riconoscimento del loro lavoro». 

Un messaggio costante e chiaro: nel marchio vengono identificati il birrificio (indipendente) e la birra (artigianale). Birrifici economicamente e legalmente autonomi rispetto a qualsiasi altro birrificio, con una produzione inferiore ai 200mila ettolitri di volume di birre non pastorizzate né microfiltrate. «Rappresentiamo un comparto che pesa per il 4% nei consumi totali di birra in Italia, ma stiamo crescendo - ha ricordato Ferraris - Il nostro Paese, va sottolineato, è l’unico al mondo che ha promulgato una legge (n. 154 del 27 luglio 2016, ndr) che regola la birra artigianale. Fatto singolare, se si pensa che l’Italia vanta una vera cultura birraria da circa 20 anni».

Il nuovo marchio vuole tutelare produttori e artigianalità (Indipendente e artigianale Il marchio di tutela di Unionbirrai)
Il nuovo marchio vuole tutelare produttori e artigianalità

I birrifici artigianali sono oltre 850 (ce n'è almeno uno per ogni provincia), di cui 326 associati a Unionbirrai. La produzione media e di 650 ettolitri l’anno, la quantità che un birrificio industriale realizza in un paio d’ore. Il settore occupa circa 4.000 addetti. Un comparto molto dinamico, ma mignon, che a maggior ragione va tutelato.

Il marchio Indipendente Artigianale può essere concesso gratuitamente ai piccoli birrifici indipendenti associati Unionbirrai dotati di codice accisa e deputati alla produzione esclusiva di birra artigianale. È in corso di valutazione la possibilità di concederlo anche ai birrifici non associati Ub, a patto che soddisfino le caratteristiche di indipendenza e artigianalità. In cantiere anche un marchio dedicato ai pub, una targa in ottone per consentire ai clienti di riconoscere le realtà dove è possibile degustare la vera birra artigianale italiana.

Il nuovo marchio è stato presentato al Birrificio Lambrate (Indipendente e artigianale Il marchio di tutela di Unionbirrai)
Il nuovo marchio è stato presentato al Birrificio Lambrate

Il comparto birrario artigianale italiano rappresenta un fenomeno di interesse nel panorama delle produzioni enogastronomiche per cui l’Italia è nota in tutto il mondo. Dagli esordi a metà degli anni ‘90 del secolo scorso a oggi, i cambiamenti in termini di dimensioni aziendali, capacità produttiva dei singoli birrifici, qualità in costante crescita delle birre artigianali prodotte in Italia e sempre maggiore penetrazione nel mercato sia nazionale che estero, raccontano di un mondo innovativo, ma al tempo stesso legato alla tradizione della storia della birra.

Il marchio presentato ieri a Milano (Indipendente e artigianale Il marchio di tutela di Unionbirrai)
Il marchio presentato ieri a Milano

Unionbirrai, che segue, tutela e promuove questo mondo fin dai suoi primi passi, ha dato un impulso allo sviluppo di importanti sinergie fra i birrai artigiani, i produttori di impianti e i fornitori di materie prime e servizi, in un meccanismo virtuoso di crescita qualitativa e quantitativa del prodotto, che si traduce in un volano economico per tutto il settore, compreso quello dei produttori locali di materie prime.

Di anno in anno si è visto inoltre crescere i partecipanti ai corsi di formazione tecnica e di degustazione, indice di un sempre maggiore interesse per il mondo della birra artigianale, con una schiera sempre più folta di consumatori appassionati e consapevoli che permettono oggi a questo prodotto di conquistare importanti e crescenti fette di mercato.

«Tra gli obiettivi in essere - ha fatto notare Vittorio Ferraris - il coinvolgimento del turismo. L’universo brassicolo è un polo di attrazione con ampi margini di sviluppo, che mette in primo piano, birra, locale, atmosfera e mastro birrario. La birra artigianale è una bevanda differente da quella comune, è un modo di bere diverso».

Per informazioni: www.unionbirrai.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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