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Falso Parmigiano in fiera Scatta la denuncia in Germania

I fake Parmesan non sono soltanto negli Stati Uniti, dove peraltro tra pochi giorni prenderanno il via i dazi, ma tentano di arrivare anche in Europa dove non possono assolutamente essere commercializzati.

 
11 ottobre 2019 | 19:08

Falso Parmigiano in fiera Scatta la denuncia in Germania

I fake Parmesan non sono soltanto negli Stati Uniti, dove peraltro tra pochi giorni prenderanno il via i dazi, ma tentano di arrivare anche in Europa dove non possono assolutamente essere commercializzati.

11 ottobre 2019 | 19:08
 

Anche l’edizione 2019 di Anuga, la più importante manifestazione fieristica al mondo dedicata al food & beverage con oltre 8 mila espositori e 165 mila visitatori provenienti da tutto il mondo, segna un intervento del Consorzio del Parmigiano Reggiano che ha portato alla denuncia di falso Parmigiano Reggiano con un pronto intervento delle autorità tedesche.

La denuncia è scattata su segnalazione del Consorzio (Falso Parmigiano in fiera Scatta la denuncia in Germania)

La denuncia è scattata su segnalazione del Consorzio

In questi giorni si parla dei dazi di Trump e dei rischi che questi possano causare un incremento del parmesan sui mercati terzi, purtroppo spesso i fake Parmesan tentano di arrivare anche in Europa dove non possono assolutamente essere commercializzati.

Due prodotti con denominazioni chiaramente evocative rispetto a quelle in uso esclusivo al Parmigiano Reggiano (“Parmesan”) sono stati individuati all'Anuga di Colonia e denunciati dal Consorzio di tutela alle autorità tedesche.

Si tratta di formaggi recanti denominazioni in palese conflitto con la sentenza ottenuta dal Consorzio nel febbraio 2008 presso la Corte di Giustizia delle Comunità Europee, quando venne sancito che il termine "Parmesan" non è generico, ma rappresenta un’evocazione della denominazione "Parmigiano Reggiano" e non può essere utilizzato per formaggi non conformi al disciplinare della Dop italiana.

«La tempestività dell'intervento delle autorità tedesche a seguito della nostra denuncia - sottolinea il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli - si lega al fatto che, dopo anni di contenziosi, abbiamo ottenuto dall'Unione Europea una legislazione che non lascia dubbi in materia di tutela, prevedendo, tra l'altro, anche l'obbligo di tutela delle Dop ‘ex officio’ in tutti gli Stati membri della UE, con una responsabilità diretta dei Paesi membri in materia di vigilanza».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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