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Gli sciacalli del coronavirus Numerose truffe ai danni di anziani

Falsi addetti sanitari si presentano in casa con la scusa di effettuare dei tamponi e ne approfittano per svaligiare gli appartamenti. Da forze dell'ordine e istituzioni l'invito a non aprire la porta a nessuno.

 
25 febbraio 2020 | 08:53

Gli sciacalli del coronavirus Numerose truffe ai danni di anziani

Falsi addetti sanitari si presentano in casa con la scusa di effettuare dei tamponi e ne approfittano per svaligiare gli appartamenti. Da forze dell'ordine e istituzioni l'invito a non aprire la porta a nessuno.

25 febbraio 2020 | 08:53
 

Nei giorni di massima apprensione dovuta all’emergenza da coronavirus, oltre alle tante fake news, si registrano in Lombardia anche i primi casi di truffe e sciacallaggio ai danni soprattutto di persone anziane. Polizia e carabinieri hanno diffuso nelle scorse ore un comunicato in cui si invita la cittadinanza a diffidare di chi telefona a casa o suona il campanello, spacciandosi per un addetto dell’Azienda sanitaria incaricato di effettuare un tampone.

Numerose le truffe ai danni di anziani in Lombardia - Gli sciacalli del coronavirusNumerose truffe ai danni di anziani

Numerose le truffe ai danni di anziani in Lombardia

Si tratta di truffatori che, approfittando della buona fede, delle persone riescono con questo escamotage a penetrare all’interno degli appartamenti (mostrando nella maggior parte dei casi anche un falso tesserino) e a rubare effetti personali e gioielli, mentre un complice intrattiene la vittima. Alcuni casi, spiegano i carabinieri, sono stati registrati nelle regioni interessate dall'emergenza epidemiologica Covid-19. «Attenzione agli sciacalli che si presentano nella zona rossa con la tuta della Croce Rossa dicendo che devono fare gli screening – ha avvertito anche anche l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera – Non c'è nessun volontario della Croce Rossa che sia stato inviato a fare screening, pertanto non aprite a nessuno a meno che non abbiate richiesto voi l'intervento o sia il personale dell'Ats con un medico o un carabiniere, questa è l'equipe che opera».

Anche la Croce Rossa Italiana - Comitato regionale di Lombardia, scrive: «A seguito di alcune segnalazioni pervenute dai comitati locali, informiamo la cittadinanza che non è stata emanata alcuna attività porta-a-porta per effettuare test con tampone orale per la rilevazione di contagio di coronavirus Covid-19. Tali attività non hanno perciò nulla a che vedere con Croce Rossa e gli individui che le realizzano, benché in divisa, non appartengono alla nostra Associazione e hanno il solo scopo di introdursi in maniera illegittima nelle abitazioni, con intenti di sciacallaggio. Si raccomanda dunque, nel caso si riceva una visita, di non accogliere in casa suddetti individui e di contattare immediatamente le forze dell'ordine».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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