Un’alimentazione sbilanciata può portare alla stitichezza, un problema che affligge moltissime persone. Ma che cos’è esattamente la stipsi, che interessa circa il 15% della popolazione, soprattutto le donne, e tende ad aumentare con l’avanzare dell’età? Ci viene in aiuto Federica Furfaro, gastroenterologa di Humanitas, che spiega quali alimenti giocano un ruolo decisivo in uno dei più comuni problemi intestinali e quando è il caso di fare un controllo.
Un'alimentazione che predilige le fibre risolve il problema. In aggiunta almeno un litro e mezzo di acqua al giorno
«La stitichezza o stipsi è il
rallentamento del contenuto del colon, che si trasforma in una difficoltà a evacuare le feci. Parliamo di stitichezza quando l’evacuazione avviene meno di tre volte a settimana.
Come risolvere il problema?In caso di stipsi la prima cosa da fare è modificare la propria alimentazione, aumentando fino a
20-35 grammi al giorno l’assunzione di fibre. Da favorire, quindi, frutta, verdura, cereali integrali, legumi. Un’alimentazione ricca di fibre, infatti, facilita le contrazioni peristaltiche fisiologiche dell’intestino e favorisce la progressione delle feci nel colon e la loro espulsione. Oltre alle fibre, fondamentale è l’idratazione. Un giusto quantitativo di
acqua, almeno un litro e mezzo al giorno, permette di ammorbidire le feci e di facilitare l’evacuazione. Infine, è consigliabile svolgere
attività fisica, perché il movimento favorisce il movimento intestinale.
Quali medicinali assumere?Se l’alimentazione non basta, esistono alcuni
integratori o medicinali che possono contribuire a risolvere il problema. Tra i lassativi, lo psyllium e la metilcellulosa, che aumentano, attraverso l’accumulo di acqua, il volume delle feci. Da ricordare anche quelli di tipo osmotico, come i preparati a base di polietilene glicole, che trattengono l’acqua all’interno del colon. Infine il linaclotide e prucalopride, medicinali che però richiedono l’autorizzazione di un medico.
Quando è il caso di fare un controllo?Anche se non quotidiane, le feci dovrebbero essere di c
onsistenza morbida ed evacuate
senza particolari sforzi né dolore addominale, con un senso di svuotamento completo.Quando non è così, sarebbe bene contattare il proprio medico, che proporrà la
terapia migliore per risolvere il problema o valuterà la necessità di eseguire alcuni accertamenti diagnostici».
Per informazioni:
www.humanitasalute.it