Si è svolta a Milano nelle sale dell’Hotel Principe di Savoia la prima edizione dell’Académie du Champagne, evento dedicato all’alta formazione sulla denominazione, una formula innovativa presentata per la prima volta proprio in Italia in occasione dei 40 anni di attività del Bureau du Champagne con la partecipazione di 180 professionisti provenienti da ogni parte d’Italia. Un momento decisamente unico, di grande interesse con un focus sui millesimati.
I millesimati, ovvero gli Champagne prodotti nelle annate di qualità eccezionale a partire dalle uve di una sola vendemmia, sono stati al centro di tre master class guidate da altrettanti ambasciatori dello Champagne. Sebbene i millesimati rappresentino una nicchia di mercato, la scelta di questo tema è un omaggio al consumatore italiano, esigente e competente, come ha evidenziato Thilbaut Le Mailloux, direttore della comunicazione del Comité du Vin de Champagne, rappresentano meno del 2% del volume dell’export, ma la quota italiana è superiore sia alla media europea che quella mondiale.
Gli ambasciatori dello Champagne sono una rete di formatori che vengono selezionati ogni anno, dal Comité du vin de Champagne proprio per individuare nei vari paesi figure professionali del mondo del vino che possano divulgare la cultura dei vini di Champagne.
Il programma ha affrontato grandi temi, identificati in Ruolo del terroir con Marco Anichini, ambasciatore dello Champagne 2009, con in degustazione quattro cuvée Paul Louis Martin Vincent Gran Cru Blanc de Blancs 2009; Moët & Chandon Grand Vintage 2008; Pol Roger 2006; Pommery Grand cru Royal 2006. A seguire La tecnica dell’assemblaggio della cuvée con Bernardo Conticelli, ambasciatore dello Champagne 2015, con quattro Champagne Taittinger Millésimé 2009; Tsarine Millésimé 2009; Collard Picard Essentiel 2008 e Delamotte Blanc de Blancs 2007. L’ultima masterclass dedicata al Tempo dello Champagne per comprenderne il ruolo nell’evoluzione del vino con Nicola Roni, ambasciatore dello Champagne 2007 ed un gran finale con Veuve Clicquot Vintage 2008; Boizel Grand Vintage 2007; Collect 2006; Vieille France Millésimé 2004 e Lanson Noble Cuvée 2002.
Una formazione che continua anche nell’ultima parte dell’anno con una serie di seminari di formazione rivolti agli appassionati organizzati in varie città italiane e precisamente: Bologna (25 novembre), Milano (26 novembre, 2 dicembre e 16 dicembre), Siena (29 novembre), Firenze (6 dicembre), Reggio Calabria (14 dicembre), Perugia (15 dicembre). Gli incontri, oltre ad una parte teorica, includono la degustazione guidata di quattro cuvée rappresentative delle diverse anime della regione viticola francese, che dal 2015 è riconosciuta come Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Il mercato italiano è molto significativo per la denominazione, è il settimo mercato export in termine di volumi con un incremento del 9% rispetto allo scorso anno. Il consumatore italiano va alla ricerca di prodotti particolari, come le cuvée speciali che rappresentano da sole il 6,5% delle vendite, una proporzione più che doppia rispetto al resto dell’Europa. In Italia sono presenti ben 604 marchi, la quota di mercato delle Maison è di circa l’85%, mentre i vignerons e le cooperative detengono il 15%.
L’Académie du Champagne è stata organizzata dal Bureau du Champagne, ufficio di rappresentanza in Italia del Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne un organismo creato in Francia nel 1941, con sede a Epernay che riunisce i vigneron e le maison allo scopo di valorizzare, promuovere e difendere i vini di Champagne nel mondo.
Hotel Principe di Savoia
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