Nella linea dei “Come fattincasa” il biscottificio Di Leo, leader nell’Italia meridionale, dall’inizio degli anni Novanta non utilizza l’olio di palma, ma solamente olio di mais e da veri anticipatori del free from lo indicano orgogliosamente sulle confezioni delle cinque tipologie per la prima colazione. Quella dei Di Leo è una storia nata in Puglia ad Altamura nella seconda metà dell’Ottocento come forno per cuocere il pane.
Oggi alla quarta generazione, abbandonato il pane, l’azienda si dedica alla produzione artigianale di biscotti con una gamma di 7 referenze ognuna delle quali presenta caratteristiche legate alle varie esigenze del benessere alimentare: riduzione degli zuccheri, contenimento dei grassi, ricchezza di fibre, eliminazione delle uova e del latte. Caratteristica comune è l’utilizzo di materia prima di grande qualità.
Con l’entrata in vigore il 13 dicembre 2014 del nuovo regolamento della Comunità europea in materia di etichettatura degli alimenti è scomparsa la scritta generica “oli vegetali” e deve essere elencato nella lista degli ingredienti la natura dell’olio utilizzato. Ed ecco che compare sulle confezioni l’olio di palma.
Da uno studio, condotto dal professor Francesco Giorgino e dal suo gruppo dell’Università di Bari, con la collaborazione delle Università di Pisa e di Padova, tutti centri affiliati con la Società italiana di Diabetologia, che ha valutato gli effetti del palmitato, un acido grasso particolarmente presente nell’olio di palma, si evince che troppi grassi nocivi possono aprire la strada al diabete mellito distruggendo le cellule beta pancreatiche, produttrici di insulina.
L’olio di palma è onnipresente, circa l’80% di quello prodotto viene utilizzato nell’industria alimentare, gelati industriali, prodotti da forno, creme spalmabili, crackers ed anche nei cosmetici proprio perché lega bene con tutti gli ingredienti, è versatile e conveniente. Per chi fosse interessato sul sito de “Il Fatto Alimentare” si trova l’elenco di 180 prodotti da forno che non contengono l’olio da palma.
L’azienda Di Leo che ha ottenuto tutte le più prestigiose certificazioni per il proprio sistema di qualità si trova nella zona industriale di Matera-Jesce, 40 dipendenti, distribuisce i propri prodotti attraverso la Gdo sia a marchio proprio sia per le più importanti private label ed esporta in Europa (Inghilterra, Belgio e Grecia) ed in paesi extraeuropei come Usa, Canada, Israele ed Australia. Per promuovere la candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura 2019, ha lanciato i Caveosi, un mix tra un biscotto e un dolcetto dalla forma che ricorda i tipici taralli dolci nati da una antica ricetta nel rione del Sasso Caveoso, centro storico di Matera, e prodotti con olio extravergine di oliva, vino Igp Basilicata e granella di mandorle.
Di Leo Pietro
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