Il caso Nutella continua a far discutere. Questa volta è stata l’associazione ambientalista Greenpeace a commentare l’intervento del ministro dell’Ecologia francese Ségolène Royal, che nei giorni scorsi, prima di ritrattare e scusarsi, aveva accusato la Ferrero di essere tra le aziende responsabili della deforestazione a causa dell'uso di olio di palma. La coordinatrice della campagna sull'olio di palma di Greenpeace Suzanne Kroger si è pronunciata in favore della Ferrero, a suo dire una delle aziende più progressiste per quanto riguarda il rifornimento di olio di palma.
«Rispondendo alle richieste dei propri clienti - ha dichiarato Suzanne Kroger - Ferrero è stata una delle prime aziende ad annunciare una politica per mettere fine all'uso dell'olio di palma da deforestazione. È stata una delle prime aziende a sostenere il “Palm oil innovation group”, un consorzio di produttori di olio di palma, aziende e organizzazioni non governative impegnati nella protezione delle foreste, delle torbiere e della natura, oltre che nel prevenire lo sfruttamento dei lavoratori e delle comunità locali». La Kroger difende la Ferrero in nome di un atteggiamento trasparente e responsabile nei confronti di problematiche di tipo ambientale.
L’impegno di una singola azienda però non può da solo risolvere il problema concreto della deforestazione. Per questo motivo Greenpeace invita tutti, dal piccolo produttore alla grande azienda fino al consumatore, ad impegnarsi attivamente per sostenere le iniziative di protezione all’ambiente e di sviluppo sostenibile.