Un anno, come si suol dire, da leccarsi i baffi per Milano. Oltre 6 milioni di turisti. Affari e business battuti dall'arte e dagli eventi. Ai russi il primato degli acquisti con 600 euro spesi mediamente a persona.
L'effetto Expo, secondo gli addetti del settore, continua a farsi sentire e a richiamare italiani e stranieri sotto il Duomo. Ottobre - ricordano a Palazzo Marino - è stato il mese in cui si è toccato il picco assoluto di visitatori in città: 745.449 presenze, oltre il 25% in più rispetto allo scorso anno, quando gli arrivi erano stati 595.013.
E anche nel mese di novembre i dati sono più che positivi: 597.272 vacanzieri con un incremento del 12% in più rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Nella classifica dei primi dieci Paesi che visitano la città meneghina, i meno spendaccioni sono i turchi, seguiti da belgi e dai francesi. In testa invece i russi che mediamente lasciano nei negozi e nei grandi magazzini 600 euro a testa per fare shopping.
Nel 98% dei casi la permanenza si aggira attorno ad una settimana - dieci giorni. «Si tratta di dati straordinari - ha dichiarato l'assessore milanese al turismo
Roberta Guaineri - superiori anche alle più rosee aspettative, che portano a prevedere una chiusura del 2018 a due cifre. Milano rientra oramai nella cerchia delle mete più ambite a livello internazionale, grazie al suo straordinario patrimonio artistico, architettonico e monumentale e a decine di eventi di ogni genere».
Interessanti infine i dati sulle età dei turisti: circa il 50% rientrano nella fascia d'età compresa fra i 31 e i 45 anni, mentre crescono costantemente i visitatori più giovani nella fascia fra i 19 e i 30 anni (1.884.178) e quelli fra i 46 e 60 anni (2.741.562). Insomma, come dice una canzone in puro dialetto ambrosiano, "Lassa pur ch'el mond el disa, Milan l'è semper on gran Milan".