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L'agnello inglese guarda all'Italia Nel 2017 export per 16 milioni di sterline

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
02 marzo 2018 | 10:50

L'agnello inglese guarda all'Italia Nel 2017 export per 16 milioni di sterline

di Gabriele Ancona
vicedirettore
02 marzo 2018 | 10:50
 

«L’Inghilterra è uno dei principali Paesi produttori di carne ovina al mondo, una specialità apprezzata per le sue qualità organolettiche e rinomata per la tradizione secolare che caratterizza la sua produzione».

Così Peter Hardwick, export manager di Ahdb Beef&Lamb, l’ente che si occupa della promozione delle carni rosse inglesi. Nel 2017 le esportazioni di agnello britannico verso l’Italia sono state di 2,7 tonnellate, pari a 16 milioni di sterline in valore. «Abbiamo importanti progetti per sostenerne la commercializzazione in Italia - ha proseguito Hardwick - valorizzando le caratteristiche che distinguono questo prodotto: naturalezza, qualità e, soprattutto, il suo grande gusto».

(L'agnello inglese guarda all'Italia Nel 2017 export per 16 milioni di pounds)

In Inghilterra gli ovini vengono allevati solo con l’obiettivo di produrre carne di alto livello qualitativo e non vengono sfruttati per ottenere altri prodotti, come il formaggio, per esempio. La produzione di carne ovina, inoltre, è assolutamente naturale, segue l’andamento delle stagioni e gli animali crescono all’aria aperta per la quasi totalità del tempo, cibandosi di erba in pascoli che si estendono per intere vallate. Anche il benessere dell'animale è una componente essenziale della qualità dell'allevamento e rimane un criterio fondamentale dei metodi di riproduzione tradizionali.

(L'agnello inglese guarda all'Italia Nel 2017 export per 16 milioni di pounds)

I controlli sull’intera filiera sono molto severi e tutti i produttori rispettano con grande attenzione le misure di sicurezza alimentare. E proprio nell’ottica di vigilare sulla qualità è stato introdotto il marchio Quality Standard (Qsm) con l’obiettivo di garantire al consumatore la sicurezza e la provenienza della carne acquistata. I tagli che portano il marchio Qsm sono ottenuti secondo standard più elevati rispetto a quelli previsti dalla legge, con una filiera completamente garantita e ispezionata da controlli indipendenti in ogni fase. Il marchio indica al cliente anche l’origine del prodotto. Solo la carne di un animale nato, allevato e macellato in Inghilterra porterà il marchio con la bandiera di San Giorgio, a indicare l’origine inglese. Un animale che non può soddisfare tutti i criteri, perché per esempio è nato in Scozia o in Galles, porterà il marchio Qsm, ma con la bandiera della Union Flag a indicare solo l'origine britannica.

(L'agnello inglese guarda all'Italia Nel 2017 export per 16 milioni di pounds)

Nel piatto l’agnello inglese si presenta con una carne molto tenera, dal sapore fresco, naturale e dal gusto equilibrato al palato. Nel corso della presentazione milanese, i cuochi del ristorante La Pobbia 1850 hanno proposto l’agnello inglese declinato in quattro ricette: costoletta alla brace con erbe aromatiche, lombo in crosta di pasta sfoglia, spezzatino con patate e carciofi, coscia farcita con verdure.

(L'agnello inglese guarda all'Italia Nel 2017 export per 16 milioni di pounds)

In Italia è disponibile sia nella grande distribuzione che nella ristorazione in confezioni sottovuoto. I tagli più richiesti sono il carré, la spalla, la coscia e il lombo. La sua carne è ricca di proteine e fornisce vitamine e minerali essenziali che aiutano a ridurre la stanchezza e l’affaticamento e favoriscono il funzionamento del sistema immunitario. Un concreto alleato della buona salute e del benessere psicofisico.

Per informazioni: beefandlamb.ahdb.org.uk

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