In Lombardia è iniziata la stagione dei rifugi. Circa 200 le strutture sparse fra le Alpi e le Prealpi, in maggioranza nelle provincie di Sondrio, Brescia e Bergamo.
«Il tempo non è dei migliori, in quota c'è ancora un po' di neve - dicono
Francesco Tagliaferri gestore dell'omonimo rifugio in Val di Scalve e Giacomo Baccanelli del Tita Secchi in Valcamonica - ma si vedono già molti escursionisti ed è per questo che abbiamo deciso di aprire i battenti».
Montagne lombarde
E intanto la Regione, proprio per qualificare sempre più l'offerta in questi importanti presidi che tutelano concretamente la montagna all'insegna dell'accoglienza e della buona e genuina cucina, ha approvato una delibera per promuovere il loro sviluppo e fruizione. Obiettivo: creare le condizioni per attivare i percorsi formativi dei gestori di rifugi alpini e degli escursionisti, oltre che per riconoscere i titoli già in possesso degli aspiranti rifugisti e avviare specifiche attività formative per questo profilo professionale.
Sentieri di montagna
«Si tratta di una misura rivolta ai Comuni di montagna e a tutti coloro, i giovani in particolare, che aspirano ad assumere la gestione dei rifugi lombardi», spiega l'assessore regionale alla Montagna
Massimo Sertori. Il provvedimento stabilisce i contenuti e la durata del corso di formazione, che ora potrà essere realizzato da Enti accreditati all'Albo regionale dei servizi di Istruzione e Formazione professionale. Inoltre, approva l'elenco dei titoli equivalenti, il cui possesso, attestato dai Comuni, consente l'esenzione dalla frequenza del percorso formativo per la gestione di un rifugio.
«Anche con la regolamentazione di questo percorso formativo - sottolinea l'assessore - nato dalla necessità di rispondere alle domande del territorio, sia dei Comuni che delle persone, dei giovani in particolare, si persegue l'obiettivo di sviluppare e promuovere le potenzialità della montagna lombarda, incentivando il coinvolgimento di professionalità nuove e più preparate».
Turisti al rifugio
Il gestore dei rifugi esercita le attività di ospitalità e di ristoro per turisti, escursionisti e alpinisti, mettendo loro a disposizione gli spazi per il pernottamento e l'accoglienza. Inoltre, la figura del gestore è anche il riferimento informativo della zona e collabora nelle attività di soccorso in caso di incidenti e infortuni ad alpinisti ed escursioni. Il corso insegnerà a gestire e promuovere il rifugio e il territorio attraverso tecniche di sensibilizzazione ambientale, di gestione del servizio di ristorazione, dell'igiene e della sicurezza in alta quota, delle emergenze, delle operazioni di vigilanza e manutenzione generale come lo smaltimento dei rifiuti, la stesura dei contratti, tecniche di promozione e tutela del territorio.